Giro, Nibali: "Roglic sta correndo da calcolatore, ora inizia un'altra corsa"

Il messinese: "Il meteo avverso non è un problema per me, ma questo Giro è imprevedibile"

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Secondo e ultimo giorno di riposo per i ciclisti impegnati nel 102° Giro d'Italia. Tempo di un primo bilancio per Vincenzo Nibali, terzo nella classifica generale a 1'47'' dalla Maglia Rosa Carapaz e a 1' da Roglic: "Ci aspetta una settimana molto dura dove l'insieme di tutto quello che è stato e di quello che verrà peserà molto - ha commentato il siciliano in conferenza stampa -. La fatica accumulata farà la differenza, anche se non amo molto che ci sia la cronometro finale. I gap saranno più ristretti, dal minuto al minuto e mezzo sarà un divario buono".

Carapaz e Roglic hanno disputato un'ottima prima parte di Giro, ma questa edizione sta risultando molto tattica rispetto alle precedenti: "Io so il mio valore e non devo dimostrare niente, non mi sbilancio ma so di poter fare bene. Non fare il Gavia per le condizioni meteo toglie qualcosa perché a parte Carapaz non tutti si trovano bene ad alta quota, magari un giorno si sta bene e poi si crolla a quello dopo. Non do niente per scontato".

Sui diretti avversari: "Roglic - continua Nibali - sta giocando in difesa, sta correndo da calcolatore e usando i propri mezzi nelle prove a cronometro. In salita si difende e ha dimostrato di essere molto forte. Carapaz ha un invece un ruolo d'attacco e fino a questo momento lo ha interpretato benissimo, è apparso brillante e ha già vinto due tappe. Personalmente avrei preferito una salita tosta anche nella prima settimana, ma comunque non sottovaluterei anche Yates che ha voglia di riscatto anche se è più lontano".

Il futuro prevede il Mortirolo e non solo, ma l'incognita è sempre il meteo: "Il Mortirolo ti dà l'idea di salita infinita anche se rispetto allo Zoncolan ha un po' meno pendenza. Questo Giro è molto tattico, ci sono molte fasi di studio. Il meteo per molti può essere un nemico perché forse toglie un po' di grinta, ma io con la pioggia convivo bene così come i baschi. Comunque sia il Giro è imprevedibile può cambiare tutto in due giorni e restare sempre concentrati non è facile".

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