CICLISMO

Giro d'Italia, Pogacar sbarca nella Penisola: "Sono favorito? Non sento la pressione"

Il fuoriclasse sloveno ha raggiunto Beinasco dove alloggerà sino alla partenza di Venaria Reale il prossimo 4 maggio

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Giro d'Italia, Pogacar sbarca nella Penisola: "Sono favorito? Non sento la pressione" - foto 1
© Getty Images

Tadej Pogacar è arrivato a Beinasco, nella periferia di Torino, ed è pronto a dare il proprio assalto al Giro d'Italia. All'esordio nella Corsa Rosa, il portacolori dell'UAE Team Emirates è sceso nella Penisola in vista della presentazione delle squadre prevista in serata a Venaria Reale con l'obiettivo di conquistare subito il Trofeo Senza Fine. "Dopo la Liegi mi sono riposato, fatto duri allenamenti, ho trovato il tempo di divertirmi sul kart e ho passato un po’ di tempo con la famiglia. In fondo, non c’era molto tempo, è passato in fretta. Il Giro si è avvicinato, come sempre la tensione sale ma in senso positivo. Non vedo l’ora di cominciare". 

Vedi anche Giro d'Italia, Tadej Pogacar scalpita in vista della partenza: "Mi sento pronto per una corsa che ho sognato da anni” ciclismo Giro d'Italia, Tadej Pogacar scalpita in vista della partenza: "Mi sento pronto per una corsa che ho sognato da anni” Il fuoriclasse sloveno non vede l'ora di mettersi in sella e iniziare affiancato dai compagni di squadra Rafael Majka, Felix Grossschartner, Domen Novak, Rui Oliveira, Sebastian Molano, Mikkel Bjerg e Stake Laengen con l'obiettivo di vestirsi presto in rosa. "Abbiamo una squadra forte per tutti i settori, in montagna ma anche in pianura. Se voglio la maglia rosa subito? Non è un grande obiettivo, l’importante sarà averla a Roma. Andremo giorno per giorno, a seconda di come si svilupperà la corsa. Se ci sarà l’opportunità, la prenderemo ma vediamo - ha sottolineato Pogacar -. In tre settimane ci possono essere molte sorprese, in tanti arrivano in buona forma. I primi che mi vengono in mente sono Bardet e Thomas. Sul fatto di essere il favorito, non mi dà pressione, devo conviverci. Per vincere il Giro bisogna essere il migliore su ogni terreno". 

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