CICLISMO

Giro d'Italia, Nibali punta tutto su Pogacar: "Sono convinto che ci sarà però battaglia"

Il vincitore della Corsa Rosa nel 2013 e nel 2016 è intervenuto alla presentazione della Grande Partenza in programma a Venaria Reale il prossimo 4 maggio

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Giro d'Italia, Nibali punta tutto su Pogacar: "Sono convinto che ci sarà però battaglia" - foto 1
© Ufficio Stampa

"Il favorito numero uno è Tadej Pogacar, ma sono convinto che ci sarà comunque battaglia e sono curioso di vedere cosa faranno i giovani talenti italiani al via". A esser convinto di vedere il fuoriclasse dell'UAE Team Emirates con la maglia rosa sul traguardo di Roma è Vincenzo Nibali che è intervenuto alla presentazione del programma della Grande Partenza del Giro d'Italia in programma a Venaria Reale il prossimo 4 maggio. Il due volte vincitore della Corsa Rosa si è espresso a favore del campione sloveno che approderà per la prima volta nella Penisola partendo dal Piemonte, regione che ha dato molto allo "Squalo dello Stretto".

"Sono ciclisticamente legato al Piemonte perché a Cuneo nel 2010 ho vestito per la prima volta la Maglia Rosa e nel 2016, qui a Torino, ho vinto il mio secondo Giro d'Italia. Ho splendidi ricordi di quei giorni, e quella vittoria è stata speciale anche grazie al supporto del pubblico che è stato immenso - ha raccontato Nibali -.  Mi piace molto il disegno delle prime frazioni, e credo che vedremo i big muoversi fin da subito. Filippo Ganna è in crescendo, alla Milano-Sanremo è stato sfortunato, ma la corsa rosa può rilanciarlo".

Vedi anche Giro d'Italia: Pogacar prova il colpo all'esordio, l'Italia punta su Ganna, Tiberi e Milan ciclismo Giro d'Italia: Pogacar prova il colpo all'esordio, l'Italia punta su Ganna, Tiberi e Milan Chi è sicuro che le prime tappe della Corsa Rosa potrebbero smuovere la classifica è anche Paolo Bellino che ha voluto puntare sul capoluogo sabaudo dopo i precedenti delle ultime edizioni e in attesa dell'arrivo del Tour de France a fine giugno: "Un po' di anni fa a Torino c'era uno slogan che recitava 'sempre in movimento'. Vedendo la mole di attività in programma per la Grande Partenza andrebbe modificato in 'sempre più in movimento' - ha spiegato l'amministratore delegato di RCS Sport -.Torino si vestirà di rosa anche grazie agli eventi collaterali che coinvolgeranno la città e che non riguarderanno esclusivamente il lato agonistico. Ci saranno attività per tutti, perché il Giro d'Italia è un evento globale, e vogliamo che coinvolga ogni fascia d'età per alimentare la passione popolare che rende questa corsa unica nel mondo. Assieme a Mauro Vegni abbiamo deciso di disegnare un avvio di Giro scoppiettante e siamo convinti che il profilo delle prime frazioni, unito ai progetti che la caratterizzeranno, renderà questa Grande Partenza indimenticabile". 

Per chi dovesse conquistare la maglia rosa nel primo giorno di gara ci sarà anche un premio particolare come un oggetto in legno laccato in oro realizzato dall’artista Marco Sciascia. Il monile è liberamente ispirato alla collana shebyu, indossata dall’architetto Kha, intorno al 1400 a. C e conservata al Museo Egizio che ha voluto celebrare l'arrivo del Giro nel bicentenario dalla fondazione.

"Cultura e sport sono linguaggi universali. I grandi eventi sportivi hanno fatto e fanno conoscere Torino anche sotto il profilo culturale. Sono grata a Rcs Sport per averci coinvolto nella prima tappa del Giro d’Italia 107, in un anno importante per il Museo Egizio, che si appresta a celebrare il proprio bicentenario - ha spiegato la presidente del museo Evelina Christillin -. Non sarà solo un esercizio di memoria, ma un percorso di innovazione e trasformazione del museo; un piccolo assaggio di come si sta modificando l’Egizio si può avere in questi giorni: il 1° maggio abbiamo aperto infatti sulla nostra terrazza i Giardini Egizi, frutto di un progetto di archeobotanica. Chi visiterà il Museo, da qui a ottobre, verrà accolto nell’atrio e sotto le arcate auliche del palazzo da statue di dèi e faraoni, provenienti dalla Galleria dei Re, attualmente in restauro, e posizionate nel luogo in cui furono sistemate due secoli fa quando la collezione arrivò a Torino".

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