Dopo l'annullamento ufficiale dei Mondiali 2020 su strada previsti dal 20 al 27 settembre a Aigle-Martigny, in Svizzera, il presidente della Federazione ciclistica italiana Renato Di Rocco si è fatto avanti per fornire all'Uci una location alternativa. "Se si chiedesse aiuto all'Italia, ci faremmo trovare pronti per assicurare una sede dignitosa ai Mondiali, ma soprattutto una grande qualità organizzativa - ha spiegato -. Le date resterebbero le stesse per non stravolgere un calendario già modificato, ma soprattutto bisognerebbe garantire le stesse difficoltà altimetriche per Vincenzo Nibali ma anche per Elisa Longo Borghini, adatti a tracciati duri".
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"Era una notizia nell'aria - ha sottolineato il numero uno della Fci parlando della cancellazione dell'appuntamento di Aigle-Martigny -. Dal mese di giugno si conosceva lo stato della diffusione del virus in tutta Europa e non solo, a luglio abbiamo registrato un timido ottimismo ma poi è arrivata la decisione del Consiglio federale della Svizzera". "Ora la Federazione mondiale ha preso tempo fino al primo settembre per decidere cosa fare: ci sono buone opportunità per mantenere l'evento nelle stesse date, magari sacrificando qualche categoria", ha aggiunto Di Rocco.
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