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Ciclismo, Dylan van Baarle conquista la Parigi-Roubaix

L’olandese attacca nel settore di pavé cinque e arriva al Velodromo da solo. Sul podio Van Aert e Küng

17 Apr 2022 - 17:48
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Dylan van Baarle vince da protagonista la Parigi-Roubaix 2022. L’olandese della Ineos-Grenadiers allunga dal gruppo dei favoriti a circa 30 km dall’arrivo, rientra sui battistrada del momento e sferra l’attacco decisivo nel settore cinque di pavé, per poi volare sul Carrefour de l’Arbre e arrivare da solo nel Velodromo. Per lui è la prima monumento in carriera. Sul podio Wout van Aert e Stefan Küng, i migliori nella volata degli inseguitori.

Dylan Van Baarle si aggiudica la Parigi-Roubaix 2022 con un’azione spettacolare. L’olandese classe ’92 attacca nel settore di Camphin-en-Pévèle e si invola da solo fino al Velodromo di Roubaix, conquistando la prima monumento della sua carriera. Solo due settimane fa, era stato secondo al Giro delle Fiandre. Secondo un generoso Wout Van Aert, vincitore della volata dei battuti davanti a Stefan Küng.

La corsa viene animata da diversi attacchi fin dall’inizio. A circa 120 km dall’arrivo esce dal gruppo un quintetto, di cui fanno parte l’italiano Ballerini e il vincitore della Milano-Sanremo Mohoric. Per molto, questi corridori mantengono circa due minuti di margine sul gruppo, mentre il canturino fora nella Foresta di Arenberg e perde contatto. Mentre Ganna, spesso coinvolto nelle cadute, prima prova ad allungare e poi perde contatto, nel settore numero 13 il forcing della Jumbo-Visma di Van Hooydonck e Van Aert seleziona un gruppetto di appena dodici uomini, tra cui il favorito Van der Poel, vincitore del Fiandre due settimane fa, l’italiano Trentin e altri protagonisti attesi.

Mentre tutti gli altri, tra cui uno sfortunato Ganna, sono tagliati fuori dalla lotta per la vittoria, nel gruppetto dei favoriti Van Aert, Van der Poel e Küng attaccano, per poi farsi riprendere per mancanza d’accordo. Questo drappello riprende poco alla volta quasi tutti i fuggitivi di giornata, anche per la foratura di Mohoric. Il momento chiave arriva a 30 km dall’arrivo: Lampaert e Mohoric allungano e riprendono l’ultimo rimasto davanti, Devriendt. Su di loro rientra con il passo Van Baarle, mentre gli altri big temporeggiano. Nel settore numero cinque di pavé, Camphin-en-Pévèle, Van Baarle attacca con decisione e comincia la sua cavalcata solitaria, guadagnando terreno sull’iconico Carrefour de l’Arbre per scavare un solco su tutti gli avversari. Dietro di lui gli altri perdono terreno e anche Mohoric e Lampaert vengono ripresi, quando il belga cade per colpa di uno spettatore a bordo strada che lo tocca. Van Baarle, secondo al Giro delle Fiandre due settimane fa e alla sua prima vittoria in una classica monumento in carriera (aveva vinto la Dwars door Vlaanderen l’anno scorso), ha il tempo di godersi la passerella d’onore nel Velodromo di Roubaix e festeggiare a braccia alzate. 1’47” dopo, Van Aert vince lo sprint per la seconda posizione davanti a Küng, Devriendt e Mohoric. Solo nono Van der Poel, mentre il miglior italiano è Andrea Pasqualon, diciannovesimo.

"E' INCREDIBILE SONO SENZA PAROLE"
"E' incredibile, quando sono entrato nel velodromo ancora non ci credevo. Cercavo gli altri ragazzi ma ero da solo, a quel punto allora ho cominciato a crederci. E' una sensazione pazzesca". Queste le parole a caldo del vincitore della Parigi-Roubaix Dylan van Baarle. "Ho fatto il secondo posto al Giro delle Fiandre e ho vinto qui, sono senza parole - ha aggiunto l'olandese del team Ineos Grenadiers -. L'attacco iniziale? Non era pianificato, volevamo stare davanti e fare una corsa aggressiva. E' stata una grandissima campagna di primavera per la squadra, adesso ce la possiamo godere. Abbiamo lavorato duramente negli ultimi due anni".

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