OLIMPIADI

Autonomia del Coni, Cdm approva il decreto legge

Il provvedimento, ultimo atto del governo prima delle dimissioni, salva il tricolore e l'inno ai Giochi

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Il consiglio dei ministri ha approvato un decreto legge sull'autonomia del Coni. Il provvedimento, ultimo atto del governo prima delle dimissioni, arriva alla vigilia del comitato esecutivo del Cio che ha all'ordine del giorno la questione. Una decisione necessaria per evitare che il Cio sanzionasse l'Italia impedendole, fra le altre cose, di partecipare ai prossimi Giochi Olimpici di Tokyo con bandiera e inno nazionale.

malagò
Getty Images

Dopo una trattativa lunga e molto faticosa, il decreto è stato approvato grazie all'intervento diretto del presidente Giuseppe Conte. Nel dettaglio, secondo quanto si apprende, l’accordo è stato raggiunto con la soluzione della pianta organica, sulla base di quanto previsto dal decreto 1 poi saltato sul tema dell’incompatibilità.

Dopo essere stata bocciata categoricamente da Malagò, dunque, è stata abbandonata la soluzione del contratto di servizio auspicata da Sport e Salute. Accantonata anche l'idea Coni Spa, possibilità giudicata troppo onerosa da un punto di vista economico.

CIO, BACH A MALAGO': "SONO MOLTO FELICE"
Il presidente del Coni, Giovanni Malago', ha appena informato al telefono il n.1 dello sport mondiale, Thomas Bach, dell'approvazione del 'Decreto Cio' da parte del consiglio dei ministri. Malago', che ha interrotto il cda di Milano-Cortina, ha detto al presidente del Cio "la legge è ok, l'autonomia è slava". "Sono molto felice", la replica di Bach.

SDAFARORA: "SANZIONE CIO IMPROBABILE, MA ORA FUGATI I DUBBI"
Dopo l'approvazione del decreto, sulla questione è intervenuto anche  il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora. "Il Consiglio dei Ministri ha approvato il Decreto contenente le norme che sanciscono l'autonomia del Comitato Olimpico Nazionale Italiano - ha spiegato -. Ora l'ultima parola spetta al Parlamento in sede di conversione". "Per la lunga e gloriosa storia sportiva e democratica del nostro Paese era improbabile che l'Italia venisse cosi' duramente sanzionata gia' domani, ma la decisione di oggi fuga ogni dubbio e risolve il problema dell'indipendenza del Coni lasciato aperto dalla riforma del 2019", ha aggiunto. 

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