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ATLETICA

Zenoni vince gli 800 metri dei campionati italiani 10 anni dopo il suo primo titolo

Battocletti domina senza problemi anche i 1500 così come Iapichino la gara del lungo. Sorpresa Carmassi battuta da Carraro nei 100 H

di Redazione Sprintnews
04 Ago 2025 - 09:02
 © Grana/Fidal

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Marta Zenoni vince con il tempo di 2'00"57 gli 800 metri dei Campionati Assoluti di Caorle, tornando a vestire la maglia tricolore in tale disciplina a distanza di 10 anni da quando nel 2015 a Torino, a soli 16 anni dopo aver conquistato il bronzo nei mondiali under 18 di Cali in Colombia, divenne la seconda italiana più giovane a vincere un titolo assoluto, al termine di una sfida avvincente con Eloisa Coiro seconda in 2'00"66 e battuta solamente negli ultimissimi metri, mentre al terzo posto si piazza Maria Colajanni con 2'01"18 a sua volta autrice di un ottimo spunto conclusivo.

Grande emozione per la 26enne atleta bergamasca dotata sin da giovanissima di un talento purissimo, offuscato negli anni da una serie infinita di problemi che in questa stagione sembra aver definitivamente accantonato, con anche due primati italiani come quello sul miglio di 1609 metri all'aperto e sui 1500 al coperto in inverno, distanza in cui era iscritta anche per questi campionati rinunciando poi a gareggiare, e lasciando il via libera a Nadia Battocletti che ha potuto fare doppietta di titoli senza troppo sforzo, dopo quello di ieri sui 5000, vincendo in una gara tattica con il crono di 4'06"12, davanti a Ludovica Cavalli seconda con 4'07"91 e a Micol Majori terza in 4'08"17.

Un'altra grande protagonista attesa della serata conclusiva della 115esima edizione degli Assoluti era Larissa Iapichino, che fatica un po' all'inizio della gara del salto in lungo, probabilmente infastidita dal vento eccessivo e dal sole in faccia, ma dopo i primi due nulli e una terza prova in sicurezza con la misura di 6.53, alla quarta realizza il miglior tentativo di giornata con 6,78 per poi chiudere due volte con 6,54, vincendo senza problemi il titolo davanti ad Arianna Battistella seconda con 6,41 e a Chiara Galvani terza con 6,20.

© Grana/Fidal

© Grana/Fidal

La principale sorpresa della serata al femminile arriva dalla finale dei 100 ostacoli dove la favoritissima Giada Carmassi, neo primatista italiana in stagione con 12"69 e più volte ben piazzata in grandi meeting mondiali, deve cedere il titolo a Elena Carraro che domina la gara in 12"87, a tre centesimi dal proprio personale sempre del 2025, con l'avversaria seconda in 13"11 e Celeste Polzonetti terza con 13"20.

GLI ALTRI TITOLI FEMMINILI ASSEGNATI

Nei 400 ostacoli ancora una grande prestazione di Alice Muraro che, dopo aver vinto le Universiadi a Bochum con il proprio nuovo personale di 54"60, si migliora ancora sino a 54"57 con cui domina la prova davanti a Rebecca Sartori seconda in 55"11 e a Lida Olivieri terza in 55"58, con la 24enne atleta vicentina che controlla le due avversarie sino all'inizio dell'ultimo rettilineo dove si distende con il suo abituale spunto finale di grande efficacia.

Nei 200 metri Dalia Kaddari conquista con il tempo di 23"23 il suo quinto tricolore in 6 anni, prendendosi una rivincita nei confronti di Vittoria Fontana che l'aveva battuta alle Universiadi di Bochum, seconda in 23"34, con al terzo posto Gloria Hooper in 23"38, mentre nei 400 piani vittoria agevole della favorita Anna Polinari con il tempo di 51"77, davanti ad Alessandra Bonora seconda 52"24 e a Virginia Troiani terza con 52"75.

Nel lancio del martello successo della primatista italiana Sara Fantini con una miglior misura di 70.42, con Rachele Mori seconda con 65,46 e Keren Mbongo terza con 57.81, nel getto del peso prima maglia tricolore in questa specialità per la detentrice del record nazionale nel disco, Daisy Osakue, che si impone con un ultimo lancio di 15.55, mentre al secondo posto si piazza Sara Verteramo con 15,41 davanti a Vivian Osagie terza con 14.54, e infine a completamento dei lanci nel giavellotto, successo di Sara Zabarino con una miglior misura di 51,16, davanti ad Adele Toniutto seconda con 50,84 alla favorita della vigilia Paola Padovan terza con 50.18.

Nel salto in alto il titolo arride ad Asia Tavernini, recente argento nelle Universiadi di Bochum, che supera quota 1,87 al terzo tentativo per poi fallire tre volte 1.90, davanti a Giulia De Marchi con 1.81, mentre il bronzo mondiale di Eugene 2022 Elena Vallortigara, che sta gradatamente tornando alle gare dopo un'operazione al tendine di Achille, è terza con 1.78.

Nei 3000 siepi infine vittoria per Gaia Colli con il tempo di 10'01"05, davanti a Eleonora Curtabbi seconda con 10'04"77 e a Katja Pattis terza con 10'05"81.

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