MONDIALI DI ATLETICA

Atletica, Mondiali: Iapichino quinta nella finale del lungo, Tamberi in finale nell'alto  

Larissa non trova il podio nel salto in lungo per 6 cm. Crippa dodicesimo nei 10.000. Anche Fassinotti in finale nell'alto

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Ai Mondiali di atletica in corso a Budapest, Larissa Iapichino non riesce a trovare il podio nel salto in lungo femminile: quinta l’italiana in 6.82, a sei centimetri dal bronzo di Rotaru-Kottmann. Yeman Crippa chiude i 10.000 metri in 28’16’’40: è dodicesimo. Gianmarco Tamberi raggiunge la finale del salto in alto con qualche brivido, con lui anche Fassinotti. All’ultimo atto anche Cavalli (1500 metri femminili) e Osakue (lancio del disco femminile).

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Più di un brivido per Gianmarco Tamberi nelle qualificazioni del salto in alto, che lo vedono centrare la finalissima nei Mondiali di atletica di Budapest. Gimbo appare tutt'altro che sciolto nel salto, manifestando qualche problema sulle distanze e nello stacco, e rischia l'eliminazione per alcuni minuti. Dopo due errori a 2.28m, barriera per la qualificazione, arriva però il salto della liberazione al terzo tentativo. Tamberi sarà in finale e avrà un altro italiano con lui, Marco Fassinotti. Out invece Stefano Sottile. 

SALTO IN LUNGO FEMMINILE
Mondiali che non sorridono a Larissa Iapichino: l’azzurra chiude al quinto posto, a sei centimetri dalla misura di 6.88 che regala il podio a Rotaru-Kottmann. Primo salto nullo per l’italiana, che trova poi il 6.73 che le permette di arrivare ai tre salti finali. Il terzo tentativo sancisce un altro nullo per Larissa, che cerca di trovare i giusti correttivi in vista del finale, che approccia da quinta in graduatoria. La quarta chance marca un 6.17 che non lascia buone sensazioni, infatti il tentativo successivo è di nuovo non conteggiato. L’ultimo salto della toscana però è di 6.82, sei centimetri in meno di Rotaru-Kottmann, che trova il gradino più basso del podio. Oro per la serba Ivana Vuleta, che salta con la misura di 7,14 (record personale e miglior misura stagionale). Seconda la statunitense Davis-Woodhall (6.91). "Ho sbagliato". Trattiene a fatica la lacrime Larissa Iapichino: "So che errare è umano, ma questa era l'unica gara che non dovevo sbagliare. E invece ho voluto strafare: forse l'inesperienza, forse l'adrenalina. Tutto l'anno ho fatto gare giuste, poi arriva quella che vorresti fosse perfetta, ed è proprio quella che sbagli... La sgridata di papà? Lui sa come darmi la scossa: e poi noi abbiamo questo rapporto: i nostri confronti sono sempre accesi, anche fuori dalle gare. Ripeto: oggi ho sbagliato io".

10.000 METRI MASCHILI
Yeman Crippa termina al dodicesimo posto la finale dei 10 chilometri maschili in piano con il tempo di 28’16’’40. Dopo essere rimasto nel gruppone, compatto fino a quattro giri dal termine, quando i primi otto si staccano Yeman non riesce a mantenere il loro ritmo, scivolando fino al dodicesimo posto finale (secondo degli atleti europei dietro al francese Schrub). La medaglia d’oro va all’Uganda, con il 27’51’’42 di Cheptegei, che certifica il suo terzo oro mondiale consecutivo: secondo Ebenyo e terzo l’etiope Barega.

1500 METRI FEMMINILI
Ludovica Cavalli si qualifica in finale: 4’02’’83 per l’azzurra, che trova il nuovo primato personale anche grazie ad un ultimo giro di livello e chiude al sesto posto, trovando così il pass per l’ultimo atto con una prestazione oltre alle aspettative iniziali che vale un grande risultato. Sabbatini invece crolla nell’ultima parte di gara nell’altra semifinale.

1500 METRI MASCHILI
Pietro Arese riesce a trovare il record personale in 3’33’’11 ma non basta per superare la semifinale: l’italiano soffre il penultimo rettilineo e non riesce a raggiungere il sesto posto nonostante un buon finale di gara.

100 METRI FEMMINILI
Gara da ricordare per Zaynab Dosso nelle batterie dei 100m femminili, chiuse inizialmente al quarto posto prima della squalifica della britannica Lansiquot. L'azzurra, terza a fine prova e qualificata, eguaglia infatti il record italiano di Manuela Levorato percorrendo la distanza in 11"14. Il suo nome si scrive così nei libri di storia della nostra atletica. 

110 OSTACOLI
Passano il taglio sia Lorenzo Simonelli che Hassane Fofana, chiudendo al quarto posto nelle rispettive batterie. Tempi di 13"50 e 13"53 per gli azzurri, chiamati a un'impresa per raggiungere la finalissima. 

400 OSTACOLI
Qualificazione raggiunta anche nei 400 ostacoli per gli azzurri in gara. Alessandro Sibilio chiude quarto nella sua batteria, risultando ancora in rodaggio e terminando col crono di 49"50. Il suo piazzamento vale la qualificazione immediata, mentre Mario Lambrughi deve passare attraverso i tempi di ripescaggio in una batteria molto veloce: il suo 49"05 vale l'accesso alle semifinali. 

400 METRI
Semifinale raggiunta per Davide Re, che usufruisce dei tempi di ripescaggio nei 400m maschili col suo 45"07. Nulla da fare, invece, per Alice Mangione nella prova femminile: non basta correre in 51"57, sfiorando il personale. Troppo veloci le avversarie. 

LANCIO DEL DISCO FEMMINILE
Finale conquistata per Daisy Osakue, che farà parte delle migliori dodici al mondo. L'azzurra si qualifica con la 12a e ultima posizione, lanciando a 61.31m. 

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