Solo tre vittorie rispetto alle sei della precedente edizione di Chorzow ma tantissimi piazzamenti di rilievo
di Redazione Sprintnews© Grana/Fidal
L’Italia ha conquistato la seconda vittoria consecutiva nei campionati europei a squadre, disputati nell'occasione allo Stadio Vallehermoso di Madrid con il prologo della prima giornata all'interno dello splendido Palazzo Reale madrileno, totalizzando 431,5 punti che sono anche cinque in più rispetto ai 426,5 con i quali arrivò il successo nell’edizione del 2023 a Chorzow 2023, pur avendo ottenuto solo 3 vittorie individuali su 37 gare rispetto alle 6 in Polonia due anni fa.
Il segreto della conferma azzurra in questa prestigiosa manifestazione, giunta con tale formula inaugurata nel 2009 all'undicesima edizione ma che in realtà ebbe vita dal 1965 con il nome di Coppa Europa, sta dunque nello straordinario spirito di squadra dimostrato da tutti gli atleti e le atlete scesi/e in campo, con l'obiettivo perfettamente riuscito di rendere al massimo e ribaltare un pronostico inizialmente non favorevole per la riconquista del Trofeo.
L'analisi dei piazzamenti, fondamentali più che mai in questa particolare e unica formula tendente a premiare la nazione partecipante e non il singolo atleta, mostra come su 37 gare in 13 di esse sia stato raggiunto una posizione da podio, in altre 12 una tra il quarto e il quinto posto, con sole altre 12 posizioni dal sesto al sedicesimo e ultimo gradino della scala, peraltro ricoperto dallo sfortunatissimo Lorenzo Patta infortunatosi durante i 100 metri e arrivato al traguardo per onor di firma al fine di raccogliere almeno 1 punto.
VITTORIE
Nadia Battocletti: 5000 donne
Larissa Iapichino: lungo donne
Leonardo Fabbri: peso uomini
SECONDI POSTI
Fausto Desalu: 200 uomini
Francesco Pernici: 800 uomini
Simone Biasutti: triplo uomini
Lorenzo Simonelli: 110 ostacoli
Matteo Sioli: alto uomini
Ayomide Folorunso: 400 ostacoli donne
Edoardo Scotti, Virginia Troiani, Vladimir Aceti, Alice Mangione: staffetta 4 x 400 mista
TERZI POSTI
Erika Saraceni: triplo donne
Eloisa Coiro: 800 donne
Mattia Furlani: lungo uomini
QUARTI POSTI
Elisa Molinarolo: asta donne
Idea Pieroni: alto donne
Anna Polinari: 400 donne
Edoardo Scotti: 400 uomini
Giada Carmassi: 100 ostacoli
Sara Fantini: martello donne
Alessandro Sibilio: 400 ostacoli uomini
Filippo Randazzo, Flippo Tortu, Fausto Desalu, Lorenzo Simonelli: 4x100 uomini
Alessia Pavese, Gloria Hooper, Dalia Kaddari, Zaynab Dosso: 4x100 donne
QUINTI POSTI
Zaynab Dosso: 100 donne
Paola Padovan: giavellotto donne
Yeman Crippa: 5000 uomini
SESTI POSTI
Marta Zenoni: 1500 donne
Giorgio Olivieri: martello uomini
SETTIMI POSTI
Dalia Kaddari: 200 donne
Federico Riva: 1500 uomini
OTTAVO POSTO
Ala Zohlami: 3000 siepi uomini
NONO POSTO
Roberto Orlando: giavellotto uomini
DECIMO POSTO
Matteo Oliveri: asta uomini
UNDICESIMO POSTO
Daisy Osakue: disco donne
DODICESIMO POSTO
Enrico Saccomano: disco uomini
TREDICESIMO POSTO
Gaia Colli: 3000 siepi donne
QUINDICESIMO POSTO
Sara Verteramo: peso donne
SEDICESIMO POSTO
Lorenzo Patta: 100 uomini (infortunato in gara)
LE DICHIARAZIONI DI STEFANO MEI (Presidente Fidal)
"Abbiamo fatto più punti della scorsa edizione, e tutti pensavano che non saremmo riusciti a bissare. Meno vittorie, è vero, ma con tantissimi podi. E con i ragazzi, anche quelli che non hanno fatto performance straordinarie, che hanno dato il massimo in campo, a cominciare da Lorenzo Patta, che considero il simbolo di questa edizione della manifestazione: ha portato il suo punto anche da stirato. Il mio sogno era vincere per un punto soltanto, ma devo dire che è meglio così".
LE DICHIARAZIONI DI ANTONIO LA TORRE (Direttore Tecnico Fidal)
"Avevo chiesto occhi di fuoco, e si è visto che tipo di risposta sono stati capaci di dare i nostri atleti. Anche nella gara finale, a titolo già vinto, con la voglia di battere la Polonia nella staffetta 4x400 mista. Questa mattina avevo detto alla squadra di ricordare che siamo un grande collettivo, che non ci sono solo le punte, ma che ormai la nostra è una squadra che si è compattata verso l’alto. E quindi, di dare con intelligenza, cuore, coraggio, tutto quello che avevano”.