MONDIALI ATLETICA

Atletica, Mondiali: l’etiope Shankule vince la maratona femminile, dodicesima Epis  

L’atleta africana trionfa in 2h24’23’’ davanti alla connazionale Gebreslase e la marocchina Gardadi. L’italiana chiude un’ottima gara in 2h29'10''

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Atletica, Mondiali: l’etiope Shankule vince la maratona femminile, dodicesima Epis<br />
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© Getty Images

La penultima giornata dei Mondiali di atletica di Budapest 2023 si apre con la maratona femminile: trionfa l’etiope Shankule in 2h24’23’’, che succede così nell’albo d’oro alla connazionale Gebreslase, che conquista la medaglia d’argento, mentre completa il podio la marocchina Gardadi. Ottima prestazione per l'italiana Giovanna Epis, che resta nel gruppo di testa fino a circa metà gara, per poi chiudere in dodicesima posizione in 2h29'10''

Vedi anche Mondiali Atletica: altra doppietta Spagna con Martin e Pérez atletica Mondiali Atletica: altra doppietta Spagna con Martin e Pérez La penultima giornata dei Mondiali di atletica di Budapest 2023 si apre con la vittoria di Amane Berise Shankule, che conquista la medaglia d’oro nella maratona femminile (2h24’23’’) succedendo così nell’albo d’oro alla connazionale etiope Gotytom Gebreslase, che chiude al secondo posto davanti alla marocchina Gardadi. Bene Giovanna Epis, che chiude al dodicesimo posto. In avvio c’è un gruppetto di circa sessanta atlete in testa, almeno fino a quando Wanjiru prova a dettare il ritmo con parte del gruppetto africano.

Giovanna Epis si stacca inizialmente dalle battistrada e resta unita alle inseguitrici, riuscendo a ricucire il gap intorno al sedicesimo km di gara, complice un abbassamento dei tempi davanti. A metà gara l’italiana riesce a essere ancora presente nel gruppo di testa, candidandosi a un buon risultato in attesa che le favorite piazzino lo strappo decisivo per andarsi a giocare le medaglie. Questo momento arriva intorno al km 25, quando circa dieci protagoniste cercano di fare la tipica selezione in vista della seconda parte della manifestazione: tra loro sembrano averne decisamente di più le quattro etiopi (tra cui la campionessa del mondo in carica), la keniana Wanjiru e l’israeliana Salpeter. Epis, nel frattempo, nonostante il distacco di 30’’ (in costante aumento) dalla testa resta stabile al quindicesimo posto quando iniziano gli ultimi chilometri di gara. Al km 33 il team etiope prova a scappare, ma Nemechu si deve fermare: restano quindi in fuga la campionessa in carica Gebreslase, Yehualaw e Shankule, con quest’ultima che trova l’allungo decisivo a 7 km dalla fine dall'oro uscente. Dietro Gardadi, che si era staccata dalla top ten che aveva provato la fuga, riesce addirittura a recuperare le altre due concorrenti al podio e trova il terzo posto con un grande ritmo, complice il crollo di Yehualaw, in grande difficoltà e superata a 2 km dalla fine. Giovanna Epis riesce a raggiungere il dodicesimo posto con una prestazione di livello, raggiungendo quella posizione pronosticata prima dell'evento in 2h29'10''

"Nella mia esultanza c'era tutto: anni di allenamenti, maggiore consapevolezza di me stessa. Non ho più paura delle avversarie e mi ha aiutato l'esperienza. Ero pronta, mi sono allenata ai cambi di ritmo. Quando si fa una maratona ci sono le gambe, ma anche tanto cuore", le parole di Epis.

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