Il neo papà Tamberi ultimo nell'alto con 2,14. Iapichino sesta nel lungo con 6,61. Male anche Sibilio ultimo nei 400 H e Simonelli squalificato nei 110 H
di Redazione Sprintnews© Getty Images
Leonardo Fabbri chiude al secondo posto con un ottimo miglior lancio a 22,10 la sua gara di getto del peso del Memorial Kamila Skolimowska di Chorzow, 12esima prova della Diamond League 2025, al termine di una gara in cui si dimostra ancora una volta soggetto a troppi nulli, tre come nel precedente meeting di Continental Tour a Budapest quando li aveva fatti nei primi tre lanci della competizione finita senza misura, ma nella circostanza inframezzati da tre validi quali, oltre a quello che gli garantisce la piazza d'onore in classifica, anche 21,48 e 20,74.
Nella competizione vinta dallo statunitense Payton Otterdahl con 22.28 realizzato al quinto lancio, quando Fabbri era in testa dopo aver superato la sua miglior misura al quarto, terzo posto per l'altro statunitense Joe Kovacs con 21.82, mentre l'altro azzurro Zane Weir è nono con 20,19 realizzato al primo tentativo per poi fare due nulli.
LE DICHIARAZIONI DI FABBRI
"Con una vittoria sarei andato a casa più contento e ci sono cose buone ma anche altre che non mi piacciono. L’obiettivo è Tokyo, queste gare servono per costruire stabilità. Ho fatto un riscaldamento facile, ma il primo lancio non è riuscito e ci devo lavorare, il secondo l’ho piazzato per non rischiare, dal quarto in poi mi sono detto che sono superiore a queste misure e peccato per il quinto, fuori dalla pedana per guardarlo".
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Gianmarco Tamberi, neo papà da due giorni quando la moglie Chiara ha dato alla luce la loro prima bambina chiamata Camilla, fa un netto passo indietro rispetto alla prova in qualche modo incoraggiante di una settimana prima nel salto in alto di Heilbronn in Germania, dove aveva superato 2,20 alla seconda e fallito di poco i 2,23, chiudendo la sua prova odierna in undicesima e ultima posizione con la misura di entrata a 2.14, superata al secondo salto, per poi fallire tre volte 2,18.
Nella gara vinta dal neozelandese campione olimpico di Parigi 2024 Hamish Kerr con 2.33, buio fondo quindi per l'oro mondiale di Budapest 2023 a 4 settimane dall'inizio dei campionati iridati di Tokyo, e appare evidente come ai dubbi di partecipazione già paventati dal saltatore azzurro per la sua condizione, dopo gli assoluti di Caorle a inizio agosto, se ne aggiungeranno altri che saranno rafforzati pure dal desiderio di non abbandonare la moglie e la figlia appena nata, per un periodo piuttosto lungo, specie se non nella condizione di offrire una prestazione adeguata.
LE DICHIARAZIONI DI TAMBERI
"Sono convinto che diventare papà sia l’emozione più forte che abbia mai provato, orgoglioso della donna che è Chiara, già innamorato della piccola Camilla. Sapevo che sarebbe stato difficile tirar fuori la prestazione atterrando qui praticamente un’ora prima della gara, invece che un paio di giorni prima come al solito, ma mi sembrava giusto esserci perché avevo dato la parola al meeting e al mio team. Ho dentro tanta energia, ma anche stanchezza fisica e vengo da un periodo difficile dal punto di vista sportivo, come sappiamo, però ci ho provato. Mondiali di Tokyo? Non lo so, è complicato. Quest’anno ho iniziato molto tardi la preparazione, la riabilitazione al ginocchio ha preso la maggior parte del tempo. Sono molto indietro e lo vedo nella tecnica. Anche se riuscissi a metterci tanto di più, non so fino a che punto e non vorrei fosse una forzatura andare ai Mondiali, lo deciderò ma non subito dopo una gara e non da solo. Se non vedo di poter svoltare questa situazione, pur se con più pressione rendo meglio, allora continuerò il percorso di quest’anno. Quello che conta è di poter lavorare bene per Los Angeles 2028".
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Nel salto in lungo donne prestazione interlocutoria di Larissa Iapichino che non riesce a confermare gli ultimi due eccellenti piazzamenti in Diamond League, con i secondi posti di Londra e Stoccolma, e chiude in sesta posizione con una miglior misura di 6.61 nella gara vinta dalla statunitense Jasmine Moore con 6,85.
LE DICHIARAZIONI DI IAPICHINO
"Una brutta gara, nel corso della stagione può succedere e ormai ho raggiunto una tale consapevolezza che accetto di aver sbagliato, di non essere stata all’altezza della mia condizione. Riparto da qui, dopodomani sarò già in pista a capire cosa non è andato, credo che basterà ragionarci a freddo per lasciarsela alle spalle".
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Nei 110 ostacoli maschili, gara non valida per l'assegnazione dei punti validi per l'accesso alle finali del trofeo del Diamante di fine agosto, il primatista italiano Lorenzo Simonelli viene squalificato per non aver superato correttamente una barriera su cui sostanzialmente inciampa perdendo totalmente il ritmo, nella prova vinta dallo statunitense Cordell Tinch in 13"03, ma l'azzurro aveva dimostrato a inizio mese nei campionati italiani di Caorle una condizione confortante, per cui la gara di oggi va solo interpretata come un incidente di percorso.
Nell'ultima gara del meeting che ha visto impegnato un italiano, notizie invece poco confortanti sulla condizione del detentore del record nazionale dei 400 ostacoli, Alessandro Sibilio, che si piazza mestamente in ultima posizione con il crono di 50"37 ben lontano dalle sue migliori prestazioni, nella competizione dominata dal norvegese Karsten Warholm con uno straordinario 46"28 che gli vale il miglior tempo dell'anno, non lontano dal suo primato del mondo di 45"94.
Tra le altre gare più interessanti, nella regina di ogni specialità rappresentata dai 100 metri, che avrebbero dovuto al maschile vedere sui blocchi Marcell Jacobs purtroppo frenato da un ennesimo infortunio, dimostrazione di forza da parte del giamaicano argento olimpico in Francia Kishane Thompson, vittorioso in 9"87, ma lo statunitense campione a cinque cerchi Noah Lyles si mostra in condizione crescente e, sia pur con una partenza non brillante, fa valere il suo straordinario lanciato finendo secondo in rimonta con 9"90 mentre l'altro USA Kenny Bednarek è terzo in 9"96. Da evidenziare nei 100 donne l'ennesima straordinaria prova della statunitense Melissa Jefferson-Wooden, certamente da inizio stagione la velocista più in forma del panorama mondiale, vincitrice con un sensazionale 10"66 a 1 centesimo dal proprio personale e miglior crono dell'anno.
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Nel salto con l'asta maschile, infine, 4 giorni dopo il suo 13esimo record del mondo consecutivo di 6,29 realizzato a Budapest nel Continental Tour Gold, Armand Duplantis sembra leggermente stanco e si accontenta di vincere con 6,10 superati peraltro al secondo tentativo, con un altro errore addirittura a 5.60, con al secondo posto il solito greco Emmanouil Karalis capace di arrivare sino a 6,00 metri in percorso netto e quindi di stare davanti al fenomeno svedese per una parte della competizione, mentre alla fine Mondo prova stranamente tre volte i 6,20 che non sarebbero nemmeno stati primato del meeting, fallendo nettamente le prime due volte e di pochissimo la terza.
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