Napoli tra Sarri e l'assalto ad Ancelotti

De Laurentiis prova a convincere l'ex Milan, mentre Sarri è tentato dallo Zenit

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Nella foto (a sinistra) Aurelio De Laurentiis e Maurizio Sarri sorridono manco fossero vecchi amici. Il presidente appoggia un braccio sulle spalle del tecnico e lo guarda compiaciuto, mentre Sarri spiega qualcosa che tutto sembra tranne il motivo di un addio. Eppure dal 17 maggio, data di quello scatto, a ieri dev'essere cambiato il mondo. E non importa se l'offerta di Adl - rinnovo fino al 2021 a 4 milioni di euro più bonus a stagione, ndr - questa volta era buona. Dopo quel 17 maggio di sorrisi e pacche sulla spalla il mondo Napoli di Maurizio Sarri si è avvitato su se stesso e tutto - accordo, sorrisi e progetti - se n'è andato a farsi benedire.

Già, ma cosa? Da quel che si capisce ad aver inciso sulla probabile decisione del tecnico di cambiare aria sono stati due fatti più o meno nuovi: 1) che nel frattempo è arrivata un'offerta dallo Zenit praticamente irrinunciabile (20 milioni in tre anni); 2) De Laurentiis non ha cambiato il modo di pensare al mercato degli azzurri: quindi niente investimenti folli e, se necessario, qualche cessione dolorosa ma necessaria.

In questo quadro si inserisce la contromossa di De Laurentiis per evitare di trovarsi con una squadra da Champions ma senza allenatore. Nelle scorse settimane il presidente del Napoli ha sondato il terreno con diversi tecnici e tra questi ha individuato in Carlo Ancelotti l'uomo ideale per raccogliere l'eredità di Sarri. I motivi di questa potenziale scelta sono evidenti e logici: Ancelotti è un tecnico esperto, ha un nome spendibile con una piazza molto innamorata di Sarri e, soprattutto, è l'unico allenatore in circolazione con il curriculum adatto a tentare il doppio assalto degli azzurri al campionato e alla Champions (per quest'ultima l'obiettivo è una buona partecipazione con l'ingresso almeno nelle prime otto).

D'altro canto Ancelotti si porta dietro qualche complicazione non insignificante. Intanto l'ingaggio: l'ultimo percepito dall'ex Milan era di 10 milioni netti. Si potrebbe accontentare di guadagnare 4 milioni l'anno? Forse, sposando il progetto, ma non è affatto scontato. Altro dettaglio: la possibilità che tra clausole rescissorie e voglia di cambiare aria qualche giocatore importante lasci Napoli - magari per seguire Sarri - non sono affatto remote. Quindi: Ancelotti non chiederà garanzie tecniche a De Laurentiis che, proprio su questo fronte, ha rotto con l'attuale tecnico? Resta il fatto che dall'estero, e in particolare da Marca, parlano di un Ancelotti pronto a sbarcare a Napoli e la questione è seguita con attenzione - e insistenza - da parecchi giorni da Il Mattino, quotidiano principale della città campana. Qualcosa, insomma, c'è di certo. Resta da capire quale sia la distanza tra l'intenzione e l'accordo. Mentre sullo sfondo restano caldi i nomi di Gasperini ed Emery, che però è molto vicino all'Arsenal.

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