Lazio, Lotito: "Ho detto no a un'offerta irrinunciabile per Milinkovic-Savic"

Il presidente biancoceleste svela: "L'ho ricevuta il 17 agosto, il serbo è rimasto perché l'avevo promesso a Inzaghi"

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"Ho detto no a un'offerta irrinunciabile per Milinkovic-Savic il 17 agosto". A svelarlo è Claudio Lotito che spiega anche il perché: "Avevo preso un impegno con l'allenatore che non lo avrei venduto in questa stagione". Il presidente della Lazio, a Il Tempo, spiega: "Non dico le cifre, ma era indecente. Penso che nessuno in Italia avrebbe mai rifiutato, lo dico senza paura di essere smentito". Il Milan era interessato al centrocampista serbo, ma più presubilmente l'offerta è arrivata da Parigi, sponda Psg.

Ora Lotito spera di vincere la sua scommessa con un'altra annata super del giovane: "Non lavoro per il denaro, a me piace vincere le sfide, vedremo se ho sbagliato o ho avuto ragione a farlo. Avrei potuto vendere tanto ma non l'ho fatto. Avevamo un piano per sostituirlo, ma non c'era tempo".

Poi ha lanciato una frecciata alla Lega Serie A, che ha cambiato la regola sulla fine della sessione estiva: "Qualche benpensante ha ritenuto di anticipare la chiusura in mia assenza, ma la Lega con questa delibera si è condannata da sola ad avere dei danni, togliendoci la possibilità di fare operazioni fino al 31 agosto come in Inghilterra, Spagna o Francia. Quando arriva un'offerta il 17 agosto e il 18 chiude il mercato, non potevo cederlo, ma soprattutto per la promessa fatta al tecnico: sono abituato a rispettare gli impegni che prendo".

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