Belotti: "Ringrazio i compagni"

Il Gallo è capocannoniere e può anche sognare la Scarpa d'oro

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Il Gallo ci ha preso gusto e non vuole proprio smettere di cantare che per uno che di mestiere fa l'attaccante fa sinonimo con segnare. Con la tripletta rifilata al Palermo sono 22 i gol in campionato, un bottino che mette Andrea Belotti solo in cima alla classifica cannonieri e a un solo gol da Leo Messi nella lotta per la Scarpa d'oro. "Ringrazio i miei compagni" ha detto a fine match il bomber che ha eguagliato Ciro Immobile del 2013-2014.

Due triplette (al Bologna e oggi al Palermo), quattro doppiette (contro Cagliari, Crotone, Pescara e Fiorentina) e tre rigori sbagliati. Nel bene e nel male sono numeri da fenomeno. Belotti sta dimostrando a suon di gol di valere tutti i 100 milioni della clausola rescissoria (che vale solo per l'estero). Gongola Urbano Cairo, che se proprio a fine stagione dovrà perderlo almeno potrà rifare mezza squadra, e se lo gode anche Giampiero Ventura: con un attaccante così completo e implacabile la strada verso i Mondiali di Russia 2018 è un po' più in discesa.

Numeri incredibili si diceva, tanto che se il Gallo avesse segnato i tre rigori sbagliati avremmo parlato di 25 gol in 24 gare giocate, una media alla Messi o Cristiano Ronaldo tanto per intenderci. Alla prima da capitano contro la sua ex squadra, probabilmente avrebbe preferito segnare una tripletta a un altro avversario. Perché i rosanero hanno avuto il merito di lanciarlo nel calcio che conta e nei due anni in Sicilia il Gallo ha avuto modo di fare intravedere le sue enormi qualità, poi esplose al Torino. Merito anche di Mihajlovic, che ha costruito un Toro al suo servizio. 

Con la tripletta di oggi, Belotti ha già raggiunto Immobile che nel 2013-2014 vinse la classifica cannonieri con 22 gol. In totale con la maglia granata sono 36, superati in un colpo solo gente come Claudio Sala, Walter Schachner e Andrea Silenzi in meno di due stagioni. Numeri da fenomeno...


A fine match, Andrea Belotti ha raccontato le sue sensazioni ai microfoni di Sky Sport. "Ringrazio i miei compagni per gli assist che mi hanno fornito, è grazie a loro che ho segnato così tanti gol. La classifica cannonieri sarebbe un traguardo importantissimo e bellissimo da raggiungere. Perché non ho alzato la cresta dopo i gol? Ho passato due anni bellissimi a Palermo: abbiamo raggiunto una promozione ed un campionato di Serie A bellissimo. In rosanero i tifosi mi hanno sempre rispettato e non volevo infierire su di loro e se ho esultato è stato esclusivamente per i gol. La mia fascia da capitano? C'è la foto della mia ragazza e del mio cane, sono due punti di riferimento per me che mi tranquillizzano e mi stanno vicino nei momenti difficili e mi caricano sempre. La mia ragazza palermitana? Sì, ma lei quando segno è sempre felice".

Urbano Cairo si gode il suo bomber Belotti. "E pensare che quando abbiamo messo questa clausola, cento milioni ci appariva come una cifra pazzesca. Oggi sembrano addirittura pochi. Oggi la metterei a 150 milioni". Il presidente, poi, racconta il retroscena con il rinnovo con la clausola da 100 milioni valevole solo per l'estero. ""Dopo la partita con la Roma in casa, quando vincemmo 3-1, incontrai gli agenti di Belotti che mi chiedevano un arrotondamento di stipendio e mi venne questa folgorazione. Dissi: 'Vediamoci, che ho un'idea'. E l'idea era questa di mettere nel contratto la clausola valida solo per l'estero da 100 milioni. Ci apparvero dei numeri pazzeschi, ma oggi sembra quasi che cento milioni siano pochi. Spero che non arrivi nessuno dall'estero con 100 milioni. Io me lo tengo volentieri per tutto il tempo che sarà contento di rimanere con noi".

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