Serie A, Udinese-Lazio 1-2

Inutile la meraviglia in girata di Nuytinck con deviazione di Badelj

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La Lazio vince per 2-1 sul campo dell'Udinese e prosegue nel suo momento positivo in vista del derby con la Roma di sabato. Il turnover di Inzaghi dà vita ad un primo tempo sottotono dei biancocelesti che nella ripresa trovano però i gol partita: al 61' segna Acerbi con un tap-in, 6 minuti più tardi la perla di Correa. Nel finale la reazione dell'Udinese: gol di Nuytinck in mezza girata (deviazione decisiva di Badelj), ma non basta.

Il modo migliore per prepararsi al derby di sabato, portando a casa tre punti e riuscendo anche a far riposare i pezzi da novanta e dando minuti a chi in questa stagione aveva visto il campo solo per degli spezzoni. La missione della Lazio di Simone Inzaghi a Udine è riuscita al 100%. E poco importa se la prestazione non sia stata superlativa. Le difficoltà dei turni infrasettimanali sono tante e note, cambiare cinque uomini rispetto all'ultima vittoria non è proprio un passaggio scontato. Eppure alla Lazio è bastato un tempo, il secondo, giocato a ritmo più alto per avere la meglio dell'Udinese, che si è svegliata solo nel finale e ha rischiato in un paio di occasioni di ottenere un pareggio che forse avrebbe meritato.

La testa al derby di sabato, come detto: cinque cambi rispetto alla vittoria sul Genoa ma soprattutto sia Immobile che Milinkovic-Savic in panchina. Il turnover dell'Udinese è più ridotto, con Machis e Barak al posto di Behrami e Pussetto. Il primo tempo è una battaglia di nervi e muscoli, più che di gioco. Poche occasioni, meccanismi che non funzionano: Lasagna non viene mai innescato, Correa - alla prima da titolare con la Lazio - è vivace ma non trova le misure. I colpi di testa di Luis Alberto e Parolo sono gli unici squilli biancocelesti, con l'Udinese che punge solo con la punizione di De Paul, parata da Strakosha.

Ecco: una delle chiavi del successo della Lazio è proprio quella delle parate del portiere albanese, tutte nel duello personale con Fofana, il migliore della squadra di Velazquez. Inserimenti costanti e destri al veleno. Sullo 0-0 ad inizio ripresa, quando non era ancora passato un minuto, il volo più bello del portiere della Lazio, all'incrocio, a sventare il destro di Fofana. Situazioni che si ripropongono anche sullo 0-1, sullo 0-2 e nel recupero: stessi protagonisti e stessi risultati.

In mezzo ci sono i gol vittoria della Lazio. Figli forse della spinta data dai nuovi entrati: al 56' entrano Durmisi e Immobile, la pressione biancoceleste inizia a farsi sentire. Tutta la squadra gioca più alta e feroce e magicamente arrivano i gol. Forse un po' casuale, il primo, arrivato sulla punizione di Luis Alberto: tutti la bucano, Scuffet respinge come può e Acerbi torna al gol in A, trovando il primo sigillo in biancoceleste. Una prima volta bissata poco dopo da Correa: serie di finte su Larsen che alla fine viene superato dall'argentino che fulmina Scuffet da due passi.

Tutto finito? Neanche per sogno. L'Udinese non è più quella dell'anno scorso. E anche il pubblico caldissimo e numeroso della Dacia Arena lo intuisce. I cambi di Velazquez ridanno vita ai friulani che all'80' si spellano le mani per la magia di Nuytinck: una semi-rovesciata al volo da impazzire, sporcata dalla deviazione di Badelj che mette fuori causa Strakosha (la Lega ha decretato: autogol di Badelj). Nel finale lo stadio è una bolgia. Piovono i gialli, alla fine ben 8, e Strakosha che prima viene graziato da Teodorczyk in spaccata e poi deve ri-superarsi su Fofana. Finisce 1-2, con i biancocelesti che salgono a quota 12 imponendo il passo per la zona Champions e preparando il derby con la Roma al meglio

Trost-Ekong 6,5 - Deve dosare la forza con l'irruenza, ma è un osso durissimo da superare. Chiusure da difensore esperto.

Nuytinck 7 - La Lega gli cancella il gol (deviazione decisiva di Badelj): perla rara, con una mezza rovesciata da applausi.

Fofana 7 - Una freccia che fende in due il centrocampista della Lazio. Non lo prendono mai quando si inserisce e innesca una sfida bellissima con Strakosha. Tanti destri pericolosi sempre respinti dal portiere albanese.

Strakosha 7 - Fofana avrà gli incubi: gli appariranno le manone di Strakosha, abili ad arrivare ovunque. Bravissimo.

Correa 7 - Vivace, ma poco concreto. Poi trova la perla che lo sblocca, con finte, dribbilng e gol. Tutto il suo repertorio.

Caicedo 5 - Stavolta stecca, non la prende mai.

UDINESE (4-1-4-1): Scuffet 6; Stryger Larsen 5, Trost-Ekong 6,5, Nuytinck 6,5, Samir 5,5; Mandragora 5,5; Machis 5 (22' st Pussetto 5,5), Fofana 7, Barak 5 (28' st Teodorczyk 6), De Paul 6; Lasagna 5,5 (41' st Vizeu SV).
A disposizione: Nicolas, Musso, Opoku, Pezzella, Ter Avest, Wague, Behrami, D'Alessandro, Pontisso.
Allenatore: Velazquez 6

LAZIO (3-5-1-1): Strakosha 7; Wallace 6, Acerbi 7, Luiz Felipe 6,5 (30' st Bastos 5,5); Patric 5,5, Parolo 6, Badelj 5, Luis Alberto 6, Lulic 6 (11' st Durmisi 6,5); Correa 7; Caicedo 5 (11' st Immobile 6).
A disposizione: Proto, Bastos, Basta, Caceres, Marusic, Murgia, Cataldi, Leiva, Berisha,  Milinkovic-Savic.
Allenatore: Inzaghi 6

Arbitro: Maresca

Ammoniti: Lulic, Immobile, Badelj, Pussetto, Bastos, Durmisi, Trost-Ekong, Strakosha

Marcatori: 16' st Acerbi (L), 21' st Correa (L), 35' st autogol Badelj (L)

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