Serie A, la Roma sbanca San Siro

Una doppietta di Nainggolan e un rigore di Perotti decidono il big match contro l'Inter

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Colpo grosso della Roma nel posticipo della 26.ima giornata di Serie A. I giallorossi sbancano San Siro con una prova di grande autorità (3-1), respingono l'assalto Champions dell'Inter, allungano sul Napoli e restano in scia della Juventus anche se ancora a 7 punti di distanza. A decidere la partita una doppietta meravigliosa del solito Nainggolan e un rigore di Perotti. All'Inter non basta il gol del provvisorio 1-2 di Icardi.

La verità è che ci si aspettava di più, che era logico pensare a una gara tirata ed equilibrata, magari perfino brutta - come sono poi molte delle partite più importanti -, ma sicuramente appesa a un filo o giù di lì. Invece il solco tra Roma e Inter è ancora ampio e si è visto tutto. Tremendo e impietoso. Per l'Inter, va da sè.

La Roma che ha vinto a San Siro lo scontro che doveva riavvicinare la Milano nerazzurra alla Champions è una porta in faccia o, se volete, la campanella di inizio ora tra i banchi di scuola. Perché in fondo Inter-Roma va letta così. Da una parte c'è una squadra - quella di Spalletti - pronta, matura, consapevole e ben allenata oltre che qualitativamente di alto livello. Dall'altra c'è una creatura che magari sarà ma che fin qui non è che un'idea, anche in parte confusa, e in quanto tale alterna angoli di luce a corridoi bui. Soprattutto, però, una squadra che è ancora troppo nervosa e troppo poco lucida, molto muscolare e molto poco tecnica. Va a ondate l'Inter, ma sono sussulti più che respiri, sono la testa tirata fuori dall'onda con affanno per non annegare piuttosto che la nuotata sicura e fluida.

In mezzo a questo mare si salva Gagliardini, cui è rimasto addosso l'insegnamento di Gasperini e cerca, quindi sempre e comunque la giocata. Era il barometro del perfetto meccanismo bergamasco e tale tenta di restare. Non fosse che le lancette dell'orologio interista si muovono confuse attorno al suo centro e non segnano mai l'attimo giusto. Prendete il primo tempo: l'Inter, in qualche modo, riesce a timbrare il cartellino con quattro occasioni o potenziali occasioni. Tra queste solo una volta Szczesny deve sporcare i guantoni per respingere una conclusione di Brozovic. Nella Roma, invece, il meccanismo è oliato e preciso. Alla prima occasione Nainggolan tira fuori una perla che fai fatica a fotografarla, figurarsi a prenderla. Altre due volte Handanovic deve superarsi per dire no a Dzeko e Salah. Quattro tiri da una parte, una parata. Tre dall'altra, un gol e due miracoli. Intesa la differenza?

Ovviamente non è tutto qui, perché la Roma comincia a vincere la partita negli spogliatoi. Pioli commette il primo errore quando decide di non riportare, come sarebbe logico, a quattro la difesa e regala le fasce alla Roma offrendo la sua Inter alla voracità giallorossa. Spalletti, al contrario, comincia a vincerla puntellando Candreva con Juan Jesus e Perisic con Rudiger e Bruno Peres. In mezzo, poi, è tutta una cuccagna, perché De Rossi e Strootman si mangiano Joao Mario e Brozovic e al resto ci pensano i soliti Nainggoln e Salah.

Fatto sta che fino almeno a metà secondo tempo non c'è partita mai. Poi, ovviamente, viene fuori l'Inter e si regala almeno un pezzo di finale emozionante. Icardi sfrutta l'unica buona intuizione della gara di Perisic e trova il 2-1 a 10' dalla fine. Poi ci pensano uno sciagurato intervento di Medel su Dzeko e il rigore di Perotti a richiuderla. Game over. Un po' su tutto. Sia chiaro, l'Inter che vince 8 delle ultime 10 partite non è una squadra in crisi. Forse, però, non è pronta per la Champions, per i grandi palcoscenici. Basta vedere quest'ultima recita alla Scala del calcio. Era logico pensare che avrebbe cantato da dio. Ma le è venuto fuori un urlo stonato, e di dolore.

Gagliardini 6 - Si perde Nainggolan in occasione del primo gol, ma per il resto è l'unico giocatore dell'Inter ad avere le idee chiare in mezzo al campo e a distribuire sempre il pallone con intelligenza

Nainggolan 7,5 - Un gol più bello dell'altro. Prima un destro a girare sotto il sette, quindi un siluro da fuori che fulmina Handanovic. Come non bastasse, solito ottimo lavoro sia in copertura che in costruzione

Perisic 5,5 - Si prende un giallo per un'ingenuità incredibile dopo appena 6' (si alza il pallone e lo consegna di testa ad Handanovic regalando alla Roma una punizione a due in area) e non si riprende fino all'assist per Icardi a 10' dalla fine. Fatica con Rudiger e Peres e non si propone praticamente mai. A inizio secondo tempo ha la palla del pareggio a due passi da Szczesny ma si fa deviare il tiro a colpo sicuro

Fazio 7 - E' la grande scoperta della stagione giallorossa. Bravo sia di testa che sui palloni bassi, lotta come un leone con Icardi e lo limita fin quasi ad annullarlo

Murillo 5 - Se la Roma arriva al tiro praticamente sempre dal suo lato un motivo ci sarà. In imbarazzo sia su Nainggolan che su Dzeko, balla che nemmeno Nureyev

INTER-ROMA 1-3
Inter (3-4-2-1):
Handanovic 6; Murillo 5, Medel 5,5, D'Ambrosio 6; Candreva 5 (30' st Gabigol 5,5), Gagliardini 6, Kondogbia 5,5, Perisic 5,5; Brozovic 5,5 (9' st Eder), Joao Mario 5 (35' st Banega sv); Icardi 6,5. A disp.: Carrizo, Andreolli, Sainsbury, Santon, Nagatomo, Biabiany, Ansaldi, Pinamonti, Palacio. All.: Pioli
Roma (3-4-2-1): Szczesny 6,5; Rudiger 6,5, Fazio 7, Manolas 6,5; Peres 6,5 (44' st Vermaelen sv), De Rossi 6,5 (40' st Paredes sv), Strootman 6,5, Juan Jesus 6; Salah 6 (26' st Perotti 6,5), Nainggolan 7,5; Dzeko 7. A disp.: Alisson, Lobont, Emerson, Mario Rui, Grenier, Gerson, Totti, El Shaarawy. All.: Spalletti
Arbitro: Tagliavento
Marcatori: 11' e 11' st Nainggolan
Ammoniti: Perisic, Murillo (I), De Rossi, Fazio (R)
Espulsi: nessuno

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