Spalletti: "Mi fido dei giocatori"

Il tecnico: "Mi fido dei miei giocatori, il presidente fa bene a difenderli"

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Torna in campo a Palermo la Roma di Luciano Spalletti. Una sfida quella del Barbera che arriva nel momento più delicato della stagione dopo le sconfitte con Napoli, Lazio e Lione che hanno complicato i piani. Lo sa bene il tecnico giallorosso: "Noi siamo finiti con una ruota nel fango e io sono l'unico responsabile. Siamo rimasti un po' impantanati, ma abbiamo la forza adatta per rimettere la macchina in carreggiata".

"Sono io ad avere il volante in mano della macchina - aggiunge l'allenatore - ed è fondamentale avere sotto il cofano i cavalli giusti per uscire dal fango. Io non cambio idea, ho una rosa forte e giocatori che mi permettono di superare momento difficili come adesso. A Palermo sarà una sfida complicata, con la squadra motivata anche dal cambio di proprietà: "Sono tutte cose che possono determinare energie nuove nella testa dei calciatori. Il nostro obiettivo è abbastanza chiaro. Poi bisogna vedere se ci riusciamo. La medicina assoluta è tornare al successo".

Poi c'è spazio all'intervista di Pallotta che ha fatto molto rumore a Roma: "Il presidente vuole motivare e difendere i calciatori. Magari mettendo in discussione l'operato dell'allenatore. Dal mio punto di vista non fa una piega. Io ho fiducia in una reazione dei calciatori. A me i giocatori mi guardano nella maniera giusta. Quello che dice di me non conta. Vado dritto per la mia strada non ci sono problemi". Sulla valorizzazione dei giovani Spalletti però ha un suo personale punto di vista:"Se si tengono i giovani è un discorso diverso e anche la strada. Ossessionati dalla vittoria allora non vale più. Ma questa è una strada diversa. Noi si vuole ancora provare a vincere".

Dopo il ciclo terribile tra Coppe e campionato il tecnico potrebbero far riposare qualche titolare con il Palermo: "Noi non siamo stanchi, le statistiche europee se giochi ogni due giorni le vittorie calano dei 40% rispetto alle situazioni normali. Noi avevamo vinto il 70%, ma ora le cose sono cambiate. Mi avevano abituato bene nelle altre sfide. Siamo nella normalità se si vedono le statistiche. Tutte queste partite ravvicinate le ha avute solo la Roma in Italia. E' venuta fuori così con imprevisti come la ricaduta di Florenzi. Quattro o cinque novità rispetto al Lione però ci saranno ma Totti partirà dalla panchina. Chi sono e come sono arrivato qua non lo metto in discussione. Sono i cavalli giusti".

Spalletti sceglie invece l'arma dell'ironia per commentare l'arbitraggio di Juventus-Milan "Mi sarebbe piaciuto fare l'arbitro, ma ormai non ho più l'età. È un ruolo difficilissimo, e i nostri fischietti sono forti, i migliori. Pertanto non esprimo alcun parere in merito". Sul rinnovo di contratto invece nessun dubbio: "Io se vinco rimango, se non vinco non rimango. Me lo puoi chiedere quanto ti pare ma io resto coerente con quello che dico". E proprio sulle voci che lo vorrebbero la prossima stagione sulla panchina bianconera il tecnico è categorico: "Non ho firmato nulla con nessuno".

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