Roma, Spalletti: "Per vincere ci servono cinque Totti"

Il tecnico giallorosso: "Chi dice che non era rigore è di parte contraria"

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"In squadra voglio 4-5 Totti, se no la Roma non vincerà mai niente". Questo l'elogio di Spalletti al capitano della Roma che è stato decisivo con un assist e un gol contro la Sampdoria. A 40 anni il numero 10 giallorosso è ancora protagonista: "Quando entra in campo lui c'è una chimica diversa. Ha fatto delle giocate incredibili e per me se continua ad allenarsi così può giocare". Poi sul rigore tuona: "Era netto, chi dice di no è di parte contraria".

Ai microfoni di Premium Sport Spalletti ha analizzato la gara contro la Samp: "Per 20 minuti abbiamo fatto la Roma, per altri 25 la Sampdoria ci ha palleggiato sopra e ed è passata in vantaggio in maniera giusta. Poi negli altri 50 minuti avremo dovuto passare in vantaggio molto prima, Viviano sembrava Yashin ma la vittoria è meritata. La Roma ha giocato alla grande per 70 minuti ma ci mancano dei leader con lo spessore di Totti per giocare tutta la gara alla grande".

Nessun dubbio sul rigore fischiato nel finale: "Chi dice che non è rigore è di parte contraria. Dzeko subisce una forte botta sul piede che gli allarga la gamba di 20 cm e poi non è più coordinato per continuare. Il rigore è netto. Dzeko mi ha detto che ha preso la botta sul piede, quando prende il colpo perde la coordinazione e non può continuare. Un carezza è un contatto, qui lui riceve un calcio vero e proprio. Il giocatore non è un simulatore, anzi si è parlato per un anno di Dzeko che non cadeva mai e stava sempre in piedi per voler tirare e continuare l'azione".

Totti impiegato poco? In questo inizio di stagione l'ho inserito poco perché in alcune partite eravamo in inferiorità numerica, con l'Udinese effettivamente avrei potuto inserirlo prima ma per il resto le mie intenzioni sono chiarissime”.

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