Napoli, De Laurentiis: "Napoli, adesso credici: sei forte, basta timori!"

Il presidente azzurro: "Milan? Lasciamo tranquilli Sarri e i ragazzi"

  • A
  • A
  • A

Questione di testa. Il confine tra successo e insuccesso passa da lì: dalla mente, dalla convinzione, dalla consapevolezza dei propri mezzi. Ecco allora il presidente Aurelio De Laurentiis intervenire ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli per sottolineare ancora una volta che, fatto il salto di qualità sul piano del gioco, adesso il suo Napoli deve farne uno altrettanto importate dal punto di vista psicologico: "Ogni anno, da cinque anni, Napoli si beve la favoletta dell'«adesso o mai più». E invece siamo élite. Si sottolinea che il Napoli per la prima volta non ha segnato in due partite di fila, ma ricordiamo che finora abbiamo fatto 78 goal in 34 partite per una media di 2.3. Una media stratosferica. Si parla di dipendenza da Higuain, ma tutte le squadre sono dipendenti dai propri campioni. Il problema è nelle nostre teste, annientate dalla paura. Non riusciamo a concepirci forti, il che è un inconveniente non da poco. Siamo tra le squadre più forti, ma non ci percepiamo come tali: ci consideriamo come imbucati. Siamo a febbraio e siamo secondi, a un punto della Juventus. Abbiamo le energie per giocarcela in fondo fino alla fine, siamo noi che non abbiamo la maturità per arrivare in fondo fino alla fine per paura da perdere"Intanto il Bologna ha fermato la Juve, aprendo la via per il contro-sorpasso: "E' una squadra allenata molto bene, abbamo già visto il lavoro che Donadoni aveva fatto col Parma che creava non pochi problemi nonostante la situazione psicologica. C'è poi una società seria dietro, con uno spirito corretto verso i giovani poiché ieri ne abbiamo visti alcuni giocare in modo intrigante. Le cose cambiano, non si può esser sempre vincenti. La Juventus arrivava da 15 risultati utili consecutivi, un passo falso ci poteva stare. Del Milan non vorrei parlare, perché c'è tempo. Facciamo maturare le cose e lasciamo la squadra lavorare tranquillamente. 

"Io presidente per 30 anni come Berlusconi al Milan? Dipenderà soltanto dalla continuità dei successi e da quanto i tifosi vorranno rimanere con me. Per me in prima linea ci sono sempre i tifosi".

Leggi Anche