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Gattuso: "Fatto quello dovevamo"

Il tecnico rossonero dopo la vittoria di Bologna: "Ci abbiamo messo la faccia e abbiamo fatto quello che dovevamo"

29 Apr 2018 - 18:19

"Venivamo da una settimana brutta, non abbiamo trascorso i giorni migliori ma ci abbiamo messo la faccia e abbiamo fatto quello che dovevamo": così Gattuso dopo la vittoria del Milan a Bologna. Per il sesto posto potrebbe essere decisiva la sfida con l'Atalanta: "Prima c'è il Verona, poi la Coppa Italia" ha detto il tecnico rossonero. "Dobbiamo migliorare come mentalità, come devo migliorare anch'io che sono un allenatore giovane".

Gattuso è soddisfatto per la prestazione dei suoi al Dall'Ara: "Non abbiamo sofferto, siamo arrivati quattro volte davanti al portiere e non l’abbiamo chiusa. Avremmo dovuto segnare di più, ma l’importante è creare occasioni in un campo difficile".  Ancora a secco gli attaccanti: "Dobbiamo continuare a lavorare, creare occasioni da gol e poi arriverà il momento in cui la butteranno dentro. L’importante è arrivarci, non posso rimproverare niente alla squadra. Poi se non si chiudono le gare ci vuole pochissimo per riaprirle". André Silva è rimasto fuori: "Non capisco la domanda. In questo momento ho fatto queste scelte, Cutrone ha tenuto bene il campo, poi ho inserito Kalinic. In questo momento la priorità è aver vinto qui dopo una brutta settimana. Poi darò la mia email ai tifosi e risponderò io a loro su queste cose" ha scherzato. 

Continua la rincorsa all'Europa League: "Pensiamo prima al Verona che col Benevento si è visto cosa è successo. Poi avremo la finale di Coppa Italia e poi penseremo all’Atalanta. Dobbiamo recuperare le energie, poi penseremo all’Atalanta, l’importante è non perdere punti per strada". Questo Milan, comunque, fatica con le piccole: "Se andiamo a vedere la storia degli ultimi 4-5 anni del Milan, mancano punti con le cosiddette piccole. Nella mia gestione, contro i grandi club abbiamo fatto benissimo, contro le piccole è una questione di mentalità e di convincimento. Ma non è un caso che negli ultimi anni il Milan ha perso molti punti con le squadre dietro in classifica. Dobbiamo migliorare a livello di mentalità, come devo migliorare anche io che sono un allenatore giovane". Ed è quindi un Milan molto diverso da quello in cui giocava il tecnico: "Quella era un’altra epoca, era un altro calcio. Quella era una squadra che all’inizio faceva fatica, un anno non siamo neanche andati in Champions, poi col tempo ognuno ha accumulato esperienza. Oggi a parte Zapata, Bonucci, Bonaventura e Rodriguez erano tutti giocatori nati dopo il 1994. Siamo giovani, la base per fare bene c’è ma dobbiamo fare esperienza". 

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