Milan, Fassone: "Senza Champions dovremmo cedere un top player"

L'ad rossonero: "Stiamo già lavorando per rimborsare il prestito ad Elliott, che nella peggiore delle ipotesi diventerebbe il proprietario del Milan a ottobre 2018"

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Il mercato estivo ha avuto come protagonista il Milan, tornato a investire in maniera importante per tornare competitivo. "Il Fair Play Finanziario? Ho un piano A e un piano B - spiega Fassone all'Observer -. Ho presentato alla Uefa un piano più ‘conservativo', che mostra i progressi anche se il club resterà fuori dalla Champions per la prossima stagione. In quel caso, il mio investimento nel mercato non potrà essere elevato, e dovremmo considerare l'ipotesi di vendere uno dei nostri top player".

L'ad rossonero spiega gli obiettivi del club: "Io e gli investitori vogliamo arrivare in Champions League, ma dobbiamo essere preparati nel caso non succeda. Questa non è una proprietà che è arrivata soltanto per speculare sul Milan, come è accaduto per altre società in Italia... Questa proprietà vuole fare di nuovo grande il club e sta investendo i propri soldi. I nostri proprietari sanno che, tanto sportivamente quanto economicamente, la Champions la vita di un club, specialmente in Italia perché i ricavi sono realmente impressionanti. Siamo fortunati perché questa è la prima stagione dove l'Italia avrà quattro club quindi l'obiettivo è difficile, ma non impossibile".

Fassone fa il punto della situazione a 360 gradi: "Sono entrato nel progetto con qualche dubbio all'inizio perché volevo capire esattamente quale fosse la visione dei cinesi e perché volevano investire così tanto. E' stato importante per me, come europeo, capire la visione che gli imprenditori cinesi possono avere dietro un loro sogno. Quando parte una nuova attività ci sono un paio di anni dove si va in perdita. Quest'anno e l'anno prossimo abbiamo previsto delle perdite per il club e Mr. Li se ne prenderà cura. Ha fatto aumenti di capitale e metterà soldi nella società. Non dimenticatevi che questo è l'investimento più costoso in Europa dopo il passaggio di proprietà del Manchester United. Loro sperano in due o massimo tre anni di far valere il club il doppio di quanto l'hanno pagato".

Gli investimenti sono stati possibili anche grazie al finanziamento del fondo Elliot: "Stiamo già lavorando per rimborsare il prestito ad Elliott e lo faremo molto presto - spiega Fassone -, possibilmente all'inizio del 2018. Il tasso di interesse che il Milan sta pagando sui 120 milioni è alto, ovviamente, ma non terribile. Per i cinesi, vedere interessi sui prestiti in doppia cifra, è una cosa completamente normale. Nella peggiore delle ipotesi, e lo dico perché molti tifosi ed investitori me lo chiedono di continuo, vorrebbe dire che ad ottobre 2018 il proprietario del Milan diventerebbe Elliott. Questo è lo scenario peggiore, il futuro del club non è avvolto nella nebbia. Al 99% andremo avanti con Yonghong Li e speriamo che il nostro progetto abbia successo. Nel caso peggiore, state tranquilli, perché Elliott non è un ‘desperado', ma uno dei fondi di investimento più grandi al mondo, che potrebbe tenere il club o rivenderlo. Avrebbero pagato appena 300 milioni, un prezzo bassissimo, e potrebbero fare un affare, il che è il loro lavoro".

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