Milan, Berlusconi: "Vinciamo, sarebbe il 29.o trofeo"

Il presidente due ore a Milanello. Brocchi è orientato a giocare con Honda e Bonaventura alle spalle di Bacca

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La strada verso Roma è tortuosa, come mai prima d'ora nella storia recente del Milan. Affrontare la Juventus nella finale di Coppa Italia non sarebbe stato semplice per nessuno, figuriamoci per la squadra di Cristian Brocchi che arriva da una stagione non all'altezza, prestazioni non eccellenti e vittorie mancate contro squadre (vedi Carpi, Verona e Frosinone) poi retrocesse. Fino ad arrivare alla sconfitta di San Siro contro la Roma, con un atteggiamento rinunciatario che aveva fatto infuriare il tecnico.

A caricare la squadra ci ha pensato Silvio Berlusconi, arrivato a Milanello poco prima di mezzogiorno per allenamento e pranzo con Adriano Galliani e i giocatori. "Dobbiamo vincere per rendere leggermente migliore questa stagione. Possiamo vincere perché sarebbe il 29.o trofeo su 30 anni della mia presidenza. E a dicembre con la Supercoppa potrebbero diventare 30". Queste le parole del presidente che è rimasto nel ritiro rossonero un paio d'ore. Alle 14,05, in elicottero, ha lasciato Milanello. La squadra è partita con destinazione Roma.

Proprio per non sbagliare, questi per Brocchi sono giorni per provare e riprovare la formazione che ha in testa e salvare la panchina. Si va verso il 4-3-3 con Zapata in leggero vantaggio su Mexes e Alex per fare coppia con Romagnoli e Calabria e De Sciglio come terzini. A centrocampo riprenderà posto Montolivo con Kucka e Poli. Quest'ultimo giocherebbe al posto di Bertolacci. Ed eccoci arrivati al tridente:Honda e Bonaventura giocheranno a supporto di Bacca, l'uomo dei 18 gol in campionato. Terza nella classifica marcatori alle spalle di uno stratosferico Higuain e Dybala. 
E gli esclusi? Quelli sì che hanno nomi altisonanti. Balotelli, Boateng e Menez dovrebbero andare in panchina per scelta tecnica. Così come Niang: da quando si è infortunato, il Milan è crollato. Poi, l'esonero di Sinisa Mihajlovic e l'arrivo di Brocchi per le due missioni impossibili: conquistare il sesto posto e vincere la Coppa Italia per qualificarsi direttamente alla fase a gironi dell'Europa League. La prima è fallita; alla seconda in pochi ci credono. Servirà tirare fuori orgoglio e determinazione. Ma al di là di un successo clamoroso contro la Juventus, bisognerà ripartire ricompattando lo spogliatoio. Non basterebbe battere i più forti per ritrovare serenità e coesione. Ed è per questo che il futuro rimane tortuoso, come quella strada che porta a Roma.

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