Serie A, Lazio-Sampdoria 1-1

Matri porta avanti i biancocelesti, la squadra di Montella guadagna un punto con la punizione del bosniaco

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Finisce 1-1 l'ultimo posticipo della sedicesima giornata di serie A tra Lazio e Sampdoria. Nel primo tempo partita dominata dalla paura di perdere, nella ripresa le squadre cercano maggiormente la vittoria. Al 33' gran gol di Matri su cross di Radu (Marchetti esulta e si fa male: entra Berisha), ma a un minuto dalla fine la punizione di Zukanovic rimette in carreggiata i blucerchiati. Lazio a quota 20, Samp a 17.

Niente più che un brodino per Pioli e Montella, tecnici sull'orlo della crisi di nervi ma che accolgono questo punticino con animi completamente opposti. L'allenatore della Lazio, già a rischio esonero, si vede sfuggire una vittoria che magari non sarebbe stata meritata ma preziosissima, mentre l'ex aeroplanino cancella la casella zero in questa sua prima esperienza da tecnico blucerchiato. Se la Samp ha il merito di aver creato le occasioni più pericolose, la Lazio ci ha messo tanta voglia (peccato che la qualità non andasse di pari passo): il pari è giusto, al netto delle scelte iniziali, con Pioli che rinuncia alle ali (che hanno fatto la sua fortuna) e Montella che propone un trio offensivo (senza Eder, che si fa male nella rifinitura) a dir poco naïf. Il risultato sono due squadre con la paura addosso, i padroni di casa venivano da 5 ko nelle ultime 6 partite contro le tre sconfitte consecutive blucerchiate, e incapaci di mettere in fila tre passaggi decenti. Se c'era in palio una sola "poltrona per due" (visto il periodo natalizio...), l'hanno probabilmente vinta entrambi ma senza potersene vantare.

I bianconcelesti si fanno preferire a inizio partita, soprattutto sulle fasce: nonostante il teorico accentramento di Candreva in questo strano 4-3-2-1, l'ex capitano tende naturalmente ad allargarsi a destra e a sinistra. La prima occasione è per Klose che al 9' manda alto di testa, otto minuti più tardi è invece Parolo a provarci da trenta metri. Niente che preoccupi troppo Viviano, come il tiro potente ma centrale di Candreva al 27'. La prima chance per gli uomini di Montella è alla mezz'ora, lanciata da De Silvestri che, con una serie di uno-due con i compagni, parte dalla difesa e arriva in area avversaria riuscendo però solo a mandare al tiro Barreto, non certo un goleador. Lo spavento ridà forze alla Samp che almeno non sembra spaesata come all'inizio. Se Soriano rimane fuori dal gioco, almeno Cassano e Carbonero riescono ad intendersi meglio tenendo palla stabilmente intorno all'area biancoceleste. Niente di eccezionale, comunque, tanto che si arriva al 45' senza altri tiri. Pioli si becca i fischi dello stadio, Montella è rincuorato dal finale di tempo della squadra.

L'andazzo a velocità di crociera continua nella ripresa, la prima occasione arriva al 21' con Cassano lanciato da Carbonero in mezzo a Hoedt e Geniletti ma Fantantonio si allarga troppo perdendo il termpo. L'ingresso di Felipe Anderson e Muriel sembra comunque dare nuova linfa al match. Proprio il colombiano mette il turbo al 29' ma il contropiede si chiude ampiamente a lato di Marchetti. Poi, la svolta inaspettata. Cross al bacio di Radu, Matri anticipa in elevazione Zukanovic e infila Viviano: l'incantesimo sembra rotto, finalmente si vede un po' più di vivacità in campo. Il gol ha anche un'altra conseguenza, quasi comica; per esultare, Marchetti si fa male ai flessori della coscia sinistra e deve far posto a Berisha. Proprio l'albanese rischia il patatrac lasciando Carbonero libero di tirare, senza fortuna. Ma Berisha è recidivo, un'altra sua sciagurata uscita causa la punizione con la quale Zukanovic pareggia: forse era destino.

Berisha 5 Gioca una decina di minuti e riesce comunque a far disperare i laziali con due uscite da pennarello rosso
Candreva 6 Non era serata per segnare ma è davvero l'unico dei suoi che ci mette tutto dal primo all'ultimo minuto
Djordjevic 5 Pioli non lo aiuta mettendolo a giocare dietro Klose ma lui non si impegna ad aiutare la squadra
Zukanovic 6 Viaggio all'inferno con ritorno: imperdonabile la marcatura su Matri, bello il gol del pareggio
Cassano 5,5 Fa il compitino, tenendo Biglia sempre occupato. Ma da lui ci si aspetta ben altro
Muriel 6,5 Entra e da solo fa più di tutto il trio offensivo della Samp: meritava un minutaggio maggiore

LAZIO-SAMPDORIA 1-1
Lazio (4-3-2-1): Marchetti 6 (37' st Berisha 5); Konko 6, Hoedt 6, Gentiletti 5,5, Radu 6; Cataldi 5 (1' st Felipe Anderson 5,5), Biglia 6, Parolo 5; Candreva 6, Djordjevic 5; Klose 6 (21' st Matri 6,5). A disp.: Guerrieri, Braafheid, Prce, Patric, Onazi, Oikonomidis, Morrison, Milinkovic, Mauri. All.: Pioli 5,5
Sampdoria (4-5-1): Viviano 6; De Silvestri 6, Moisander 6, Zukanovic 6, Regini 5,5; Fernando 5,5, Barreto 5,5 (21' st Ivan 6), Soriano 5, Carbonero 6, Christodolopulos 6 (39' st Bonazzoli sv); Cassano 5,5 (25' st Muriel 6,5). A disp.: Puggioni, Pereira, Coda, Cassani, Rocca, Palombo, Correa, Rodriguez. All.: Montella 6
Arbitro: Calvarese
Marcatori: 33' st Matri, 48' st Zukanovic
Ammoniti: Gentiletti, Berisha (L), Zukanovic, Soriano, Cassano, Carbonero (S)
Espulsi: -

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