Serie A, Lazio a valanga sul Verona

Matri, Mauri e Felipe Anderson lanciano Pioli ma il Verona non si arrende con Greco e Toni. Keita e Candreva chiudono il match

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Nel primo anticipo della venticinquesima giornata di serie A, la Lazio torna alla vittoria grazie al 5-2 casalingo al Verona. Apre Matri di sinistro allo scadere del primo tempo, raddoppio di Mauri a inizio ripresa. Il tris laziale arriva al 24' con Felipe Anderson servito da Cataldi. Tra il 27' e il 34' i gialloblù riaprono il match con le reti di Greco e Toni ma Keita e Candreva su rigore chiudono il match.

La Lazio bussa cinque volte alla porta del Verona e ritrova quella vittoria che mancava da tre turni ma, forse ancora più importante, si sblocca in avanti giusto in tempo per una rincorsa europea difficile ma non disperata. Pioli non trova la bacchetta magica perché la difesa viene bucata due volte ma, al netto del continuo digiuno di Klose, va in rete con cinque uomini diversi e porta a casa una vittoria meritata pur non senza patemi. Sfatato anche il fattore Olimpico dove, prima di questa gara, si era vinta una sola partita su sette. Onore comunque al Verona che paga caro il blackout della prima metà della ripresa dopo un primo tempo discreto e una parte centrale di secondo tempo coraggiosa. La salvezza è più un motivo per non spegnersi a tre mesi dal termine del campionato che un vero obiettivo, ma Delneri e i gialloblù dimostrano di non essersi ancora arresi anche se si fermano dopo 5 risultati utili consecutivi.

Pioli rivolta la Lazio rilanciando Mauri e Felipe Anderson ai lati di Matri, con la gentile assistenza di Biglia che rientra dopo l'infortunio. Delneri conferma le due punte e sposta Fares sulla linea difensiva, con Jankovic ala per spingere meglio. I biancocelesti tengono a lungo il pallino del gioco impegnando però di rado Gollini, e i (pochi, sui diecimila) spettatori all'Olimpico temono di assistere al copione delle ultime partite. Il Verona accetta di buon grado la supremazia territoriale avversaria lasciando di fatto soli Toni e Pazzini. Eppure è Marchetti quello che si spaventa maggiormente, tanto da doversi superare sul Pazzo al 24' che in tuffo prova il gran gol di testa. Quando la Lazio perde palloni in uscita, i gialloblù ripartono con brio, poco dopo Toni sfiora il palo ancora di testa. I padroni di casa si affidano alle scorribande di Felipe Anderson ed ai cross sulle fasce di Konko e Lulic, ma Helander e Moras fanno buona guardia. Non rimangono che i tentativi da fuori ma Lulic e Cataldi non centrano il bersaglio grosso. L'equilbrio si spezza proprio al 45', con l'intuizione di Cataldi per Matri che si inventa un gol da posizione defilata con un tiro tanto lento quanto preciso e che inganna Gollini perché passa sotto le gambe di Pisano.

La ripresa è da mister Hyde, da quanto si discosta dalla prima parte di gara. Che la Lazio sia diversa lo si percepisce subito, non a caso dopo cinque minuti Mauri raddoppia approfittando di un errore di Fares e del bel lavoro di Cataldi (sul pezzo per tutti i novanta minuti). L'aria nuova porta anche la prima discesa sulla fascia di Wszolek che provoca l'auto-traversa di Hoedt, fortunato a non beccarsi le maledizioni di Marchetti. Squadre lunghe, si va da una parte all'altra del campo con facilità ed ecco che Felipe Anderson segna a porta vuota anche se Matri gli serve il pallone in fuorigioco. L'orgoglio del Verona si traduce nella bellissima punizione di Greco e nell'altrettanto bella spaccata di Toni (su cross di Wszolek) che riaprono il match. I brividi biancocelesti durano ben poco, merito del tiro al volo di Keita che, questa volta sì, chiude la partita. I gialloblù si arrendono e neanche i cambi di Delneri li rianimano. C'è ancora spazio per l'ingenuo fallo di Gilberto in area su Lulic, Candreva fa cinquina annacquando con un gol la delusione per la panchina iniziale.

Felipe Anderson 7 Una delle versioni migliori della stagione. Gol a parte, è intraprendente e volenteroso anche se ripiega poco in difesa
Biglia 6,5 Non è un caso se il suo ritorno coincide con una vittoria. Prezioso, insostituibile nel centrocampo laziale
Matri 7 Segna, regala assist e il solito lavoro sporco in copertura. In questo momento, la miglior punta a disposizione di Pioli
Pisano 5 La Lazio affonda spesso e volentieri dalla sua parte, beffato da Matri nell'1-0
Greco 6 Bagna il suo personale "derby" con una perfetta pennellata ma è l'unico lusso di una partita modesta
Toni 6,5 Intramontabile. Il gol è bellissimo, tanto quanto il movimento in area. E poi difende palla come nessun'altro

LAZIO-VERONA 5-2
Lazio (4-3-3): Marchetti 6,5; Konko 6, Mauricio 5,5, Hoedt 5,5, Lulic 6; Cataldi 7, Biglia 6,5, Milinkovic-Savic 5,5; Felipe Anderson 7 (39' st Candreva 6), Matri 7 (35' st Klose 5), Mauri 7 (28' st Keita 6,5). A disp.: Berisha, Guerrieri, Braafheid, Kishna, Patric, Onazi, Morrison, Djordjevic. All.: Pioli 7
Verona (4-4-2): Gollini 5; Pisano 5, Moras 5,5, Helander 5,5, Fares 4,5 (6' st Romulo 5,5); Wszolek 6, Ionita 5,5, Greco 6, Jankovic 5 (6' Gilberto 5,5); Toni 6,5, Pazzini 5,5 (25' st Juanito Gomez 5). A disp.: Coppola, Marcone, Bianchetti, Furman, Checchin, Emanuelson, Samir. All.: Delneri 5,5
Arbitro: Gervasoni
Marcatori: 45' Matri, 5' st Mauri, 24' st Felipe Anderson, 27' st Greco, 34' st Toni, 37' st Keita, 45' st rig Candreva
Ammonito: Mauricio
Espulsi: -