Juve cannibale, scudetto ipotecato

Allo Stadium la squadra di Allegri vince e ipoteca lo scudetto: a segno anche Mandzukic

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La Juve prosegue la corsa inarrestabile verso il quinto scudetto di fila. Allo Stadium la squadra di Allegri batte 3-0 la Lazio e tiene il Napoli a -9. Nel primo tempo Marchetti salva su Dybala e Pogba, poi al 39' deve arrendersi a Mandzukic, che sblocca il match. Nella ripresa i biancocelesti restano subito in dieci per l'espulsione di Patric, poi Dybala raddoppia al 52' su rigore e chiude il match al 64' firmando una doppietta.

Ventiquattro partite, settanta punti. E' questo l'incredibile cammino della Juve, che si avvicina senza tremare al quinto sigillo consecutivo. Con la Lazio allo Stadium va in scena l'ennesima prova di forza degli uomini di Allegri, che a quattro partite dalla fine del campionato può dormire sonni tranquilli in attesa della matematica. Allo Stadium è Dybala l'uomo del match. L'argentino regala giocate sopraffine e firma una doppietta che profuma di scudetto. Ma è il collettivo a impressionare. Difesa solida, con un Rugani che cresce di partita in partita, centrocampo di quantità e qualità, con Pogba sugli scudi, e attacco velenoso, con Mandzukic che risponde sempre presente quando è chiamato in causa. I numeri, incredibili, la dicono lunga sulla stiscia bianconera. Ma è in campo che la Juve impressiona. Soprattutto per sicurezza e consapevolezza nei propri mezzi. Ne sa qualcosa la Lazio, che a tratti prova a tenere il passo della Vecchia Signora, ma alla fine è costretta a subire la superiorità bianconera. Dopo due successi di fila, Inzaghi cade al cospetto della capolista. Ma è poca cosa, visti i valori in campo e l'evidente differenza tecnica e fisica.

Senza Marchisio e Morata, allo Stadium Allegri si affida a Hernanes in cabina di regia e davanti al tandem Dybala-Mandzukic. Orfano di Klose e Candreva, Inzaghi invece sceglie il tridente offensivo Keita-Djordjevic-Felipe Anderson, con Parolo e Onazi accanto a Biglia. Ordinata e corta, la Lazio prende subito in mano il match, ma il primo squillo è della Juve: Lichtsteiner serve Dybala col contagiri, ma l'argentino spara contro Marchetti. Nel centrocampo affollato, la qualità di Pogba fa la differenza e col passare dei minuti i bianconeri alzano il ritmo e guadagnano metri. Senza fretta, la squadra di Allegri manovra con calma e al quarto d'ora chiama ancora in causa Marchetti, bravo a deviare in corner un missile di Pogba. Sugli esterni la Juve fa paura. Lichtsteiner da una parte e Alex Sandro dall'altra hanno un altro passo e intorno al ventesimo è un tiro al bersaglio verso la porta della Lazio. Pogba fallisce clamorosamente il vantaggio solo davanti a Marchetti, poi un colpo di testa di Dybala costringe il portiere biancoceleste al volo plastico. In pressione, la Juve si affida alle invenzioni della "Joya" bianconera e alla forza fisica di Mandzukic, che al 39' sblocca il match deviando in rete un tiro cross di Pogba. Un gol che spezza gli equilibri e indirizza la gara sui bianari bianconeri.

A inizio ripresa, infatti, la Lazio poi resta subito in inferiorità numerica. Già ammonito, Patric ferma Dybala e lascia i suoi in dieci. Un'ingenuità che costa cara ai biancocelesti e che al 52' si trasforma immediatamente nel doppio vantaggio bianconero. Lulic trattiene Bonucci in area e regala a Dybala la palla del raddoppio dal dischetto. Ma non è finita qui. Con l'uomo in più, infatti, la Juve dilaga. Sale in cattedra Dybala, che al 64' sigla il 3-0 e poi esce dal campo tra gli applausi dopo aver sfiorato la tripletta dalla distanza. Nel finale poi è solo accademia. Questa Juve è inarrestabile: lo scudetto è a un passo. 

Dybala 7,5: una doppietta e tante giocate sopraffine. Quando non ha spazio, arretra e inventa. QUando parte palla al piede, piovono applausi
Mandzukic 6,5: altra prova di carattere. Sblocca il match e vince il duello con i centrali della Lazio
Lichtsteiner e Alex Sandro 7: la supremazia bianconera si concretizza sulel corsie esterne e dai loro piedi arrivano le palle più pericolose della gara
Rugani 6,5: il giovane cresce. Accanto a Bonucci e Barzagli, sta imparando la lezione e acquistando sicurezza. Semrpe puntuale nelle chiusure
Marchetti 7: grazie ai suoi interventi la Lazio evita la goleada. Para il parabile
Djordjevic 5: di fronte a Barzagli, Bonucci e Rugani sparisce
Biglia 5,5: Hernanes, Khedira e Pogba lo ingabbiano e non gli consentono di manovrare e dare ordine
Patric 4: il suo doppio giallo è un'ingenuità che condanna la Lazio

JUVE-LAZIO 3-0
Juventus (3-5-2): Buffon 6;  Barzagli 6,5, Bonucci 6,5, Rugani 6,5; Lichtsteiner 7, Khedira 6 (19' st Sturaro 6), Hernanes 6, Pogba 6,5 (37' st Asamoah sv), Alex Sandro 7; Mandzukic 6,5, Dybala 7,5 (30' st Zaza 6).
A disp.: Rubinho, Audero, Evra, Padoin, Cuadrado, Lemina. All.: Allegri 7
Lazio (4-3-3): Marchetti 7; Patric 4, Hoedt 5, Gentiletti 5, Lulic 5; Parolo 5 (1' st Milinkovic-Savic 5,5), Biglia 5,5 (32' st Cataldi sv), Onazi 5,5; Felipe Anderson 5 (8' st Basta 5,5), Djordjevic 5, Keita 5,5.
A disp.: Berisha, Guerrieri, Braafheid, Mauricio, Morrison, Palombi, Rossi. All.: Inzaghi 5
Arbitro: Mazzoleni
Marcatori: 39' Mandzukic (J), 7' st rig. Dybala (J), 19' st Dybala (J)
Ammoniti: Sturaro (J); Lulic (L)
Espulsi: 3' st Patric (L) - per doppia ammonizione

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