"De Boer in discussione? Stupidata"

Il ds Ausilio: "De Boer in discussione? Stupidate!"

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Il giorno dopo la sconfitta di San Siro in casa nerazzurra arrivano strali e difese. A strigliare l'ambiente ci pensa il presidente Erick Thohir, con parole pesanti: "La prestazione dei ragazzi non è stata all'altezza. Non bisogna distrarsi, ma bisogna parlare poco e lavorare sodo". Poi una mano tesa per De Boer: "Dobbiamo stargli vicino, troverà il modo di far crescere questo gruppo". Gli fa eco il ds Ausilio: "L'allenatore già in discussione? Solo stupidate".

Non lasciano spazio a interpretazioni le parole di Thohir, davvero contrariato dopo la brutta prestazione contro il Beer Sheva: "La prima partita in Europa non è andata come volevamo. Non solo il risultato è stato molto negativo, ma la prestazione dei ragazzi non è stata all'altezza di quello che ci aspettavamo e di quello che possono fare".

Thohir indica la via, e la via deve essere percorsa con Frank De Boer: "Non bisogna distrarsi in un momento così complicato e dobbiamo essere assolutamente vicini a De Boer che saprà trovare il modo di far crescere questo gruppo di ragazzi e riportarli a lottare per le posizioni che un club come il nostro merita". Come? Thohir dà un consiglio a tutto l'ambiente: "Bisogna parlare poco e lavorare sodo. Servono concentrazione, fiducia, rispetto nei confronti dei tifosi e carattere per rialzarci. Siamo l'Inter, sono sicuro che lo faremo".

"Sono solo stupidate! De Boer non è in discussione". Categorico Piero Ausilio sul futuro del tecnico dell'Inter. Il responsabile dell'area tecnica nerazzurra replica così alle voci di un possibile esonero dell'allenatore olandese: "Con la Juve abbiamo subito la possibilità di riscattarci. Lo sappiamo che siamo in ritardo, viviamo un momento di difficoltà ma col lavoro, tutti assieme, ne verremo fuori"

"Dovrei usare parole forti ma ci sono delle signore. Diciamo che sono delle stupidate". Durante la conferenza di presentazione di Joao Mario il ds aveva anticipato concetti poi espressi da Thohir: "Bisogna parlare poco e lavorare tanto, a ogni livello. Non vanno trovate giustificazioni a quello che è successo ma risolvere problemi. Ieri abbiamo fatto una bruttissima partita, ma basterebbero tre vittorie per qualificarci alla seconda fase. Dobbiamo crescere tanto perché siamo indietro e abbiamo un allenatore che è arrivato da poco e non ha fatto tanti allenamenti col gruppo. Non è mai facile costruire qualcosa di importante senza tempo. Dobbiamo avere pazienza, ma in Italia sono tutti pronti ad aggredire le situazioni difficili specie all'Inter. Siamo convinti di poterne venire fuori con il giusto piglio, già domenica abbiamo una grande occasione di riscattarci".

E domenica a San Siro ci sarà anche la nuova proprietà nerazzurra. Zhang Jindong, insieme alla delegazione del Suning, e il presidente dell'Inter Erick Thohir sono attesi infatti a Milano per la sfida con la Juve. Sarà un viaggio lampo, perché i dirigenti dovrebbero lasciare Milano già nella giornata di lunedì.

Un modo, in ogni caso, per far sentire da un lato la vicinanza della nuova dirigenza al tecnico e alla squadra ma anche - dall'altro - per cercare di capire cosa non va e cosa sta succendendo e per ricordare, non tanto a De Boer quanto ai giocatori - visti come i principali responsabili della situazione attuale - che certe figuracce non possono essere tollerate.

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