Coppa Italia: Milan in finale

All'Olimpico la battaglia finisce 0-0 come all'andata. Dal dischetto sorride Gattuso

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Il Milan è la seconda finalista di Coppa Italia e affronterà la Juventus nel replay della finale 2016. Ci sono voluti i calci di rigore al termine di centoventi minuti di battaglia per sbloccare lo 0-0 del campo contro la Lazio di Simone Inzaghi che, davanti al proprio pubblico, non ha trovato il guizzo vincente. Dagli undici metri due parate a testa per Strakosha e Donnarumma, ma a decidere sono stati l'errore di Luiz Felipe e il gol di Romagnoli.

L'Olimpico ha sorriso ancora al Milan e a Gattuso, tre giorni dopo la bella vittoria in campionato contro la Roma. Una corsa sotto la neve quella del tecnico rossonero ad abbracciare la sua squadra, tutta, brava a uscire indenne dalla battaglia contro la Lazio, anzi, vincitrice di un confronto senza esclusione di colpi su duecentodieci minuti. Uno 0-0 calcificato sul campo, solo scalfito dagli erroracci di Romagnoli e soprattutto Kalinic nei supplementari, trasformato in successo e conseguente finale conquistata dalla freddezza di Romagnoli dal dischetto, un tifoso laziale dichiarato ma più rossonero che mai dagli undici metri. Un finale crudele per la Lazio che avrebbe meritato tanto quanto il Milan la finale contro la Juventus ma che, beffa delle beffe, è stata punita da un ex giallorosso.

Più di tre ore di gioco senza trovare un gol, un'azione vincente, un modo per rompere un equilibrio che nel doppio confronto ha corso sempre su una linea sottile. Dal gol sbagliato a porta vuota da Çalhanoglu all'andata alle frittate rischiate sia da Donnarumma che da Strakosha al ritorno. Merito di due squadre che fanno dell'organizzazione di gioco il proprio punto di forza, ma anche di due fasi difensive al massimo della rispettiva forma con il periodo difficile ormai alle spalle. Un segnale importante per il Milan che su questo stesso campo era stato spazzato via dalla Lazio lo scorso settembre e riorganizzato ora da Gattuso con un 4-1-4-1 in fase difensiva che ha diminuito - e di molto - i pericoli difensivi.

In questo contesto si è sviluppata una partita dallo spartito tanto chiaro quanto dal finale incerto, con la Lazio brava a palleggiare con la tecnica dei propri centrocampisti alla ricerca dell'imbucata vincente e il Milan basso e attento pronto a ripartire con i capovolgimenti di fronte guidati da Bonaventura e Kessie con l'aiuto di Calhanoglu da una parte e Suso, più spento del solito, dall'altra. Come previsto le occasioni non sono mancate con la consapevolezza che un dettaglio avrebbe potuto fare la differenza, soprattutto dalla sponda rossonera visto il vantaggio dell'eventuale gol in trasferta. Ma così non è stato.

L'inizio veemente della Lazio ha portato Immobile di testa e Milinkovic-Savic sul primo palo a impegnare Donnarumma, ma è dai disimpegni sbagliati da Rodriguez e Biglia che sono arrivati i pericoli maggiori per i rossoneri, trovati fuori posizione in un paio di occasioni ma non battuti da Immobile nemmeno quando è stato lo stesso Donnarumma a combinare una mezza frittata con una finta avventata sul bomber laziale. Dall'altra parte il solito Cutrone non ha trovato la zampata vincente, lasciando a Calabria l'occasione più ghiotta a inizio ripresa con Strakosha bravissimo a superarsi al 56' sul destro del terzino.

Gli ingressi di Felipe Anderson e Kalinic hanno saputo cambiare il ritmo alla partita, soprattutto con le ripartenze veloci del brasiliano, ma non sono serviti alle due squadre per evitare i tempi supplementari. Nell'extratime sono state del Milan le occasioni più ghiotta di tutte. Prima Romagnoli in una situazione dubbia ma giudicata regolare, quando al 98' dopo un contatto tra Strakosha e Kalinic non è riuscito a trovare la porta di testa da pochi passi. Poi con lo stesso attaccante croato che a tre minuti dalla fine si è divorato calciando altissimo il match point a tu per tu con Strakosha, liberato da Bonucci al termine di un contropiede micidiale.

Dal dischetto le parate di Strakosha e Donnarumma rispettivamente su Rodriguez-Montolivo e Milinkovic-Leiva hanno tenuto a galla i compagni, fino al destro calciato in Curva Nord da Luiz Felipe che ha concesso a Romagnoli il tiro decisivo e la seguente gioia incontenibile. Proprio all'Olimpico, come nel 2016, saranno Juventus e Milan a giocarsi la Coppa Italia.

Romagnoli 7 - Glaciale dagli undici metri sotto quella Nord che tanto ha ammirato da ragazzo. Un laziale che ha punito la Lazio, divorandosi un gol ai supplementari ma fornendo l'ennesima prova perfetta in difesa.

Milinkovic Savic 5,5 - Primo tempo dominante con fisicità e tecnica, poi si spegne troppo presto nella ripresa. Esce dal gioco in piena riserva e finisce la benzina sul dischetto dove si fa ipnotizzare da Donnarumma.

Donnarumma 7 - Rischia di combinarla grossissima regalando una giocata a Immobile nel primo tempo, poi è sempre attento in uscita. Non è chiamato a grandi parate in partita, si riscatta respingendo due rigori.

Parolo 6,5 - Lucido e instancabile nei suoi inserimenti tra le maglie difensive rossonere. Sfortunato in un paio di rimpalli in area che non lo hanno favorito

De Vrij 5,5 - Impreciso e disattento, viene infilato in un paio di circostanze con troppa facilità.

Kalinic 5 - L'errore al minuto 117' a tu per tu con Strakosha è da cerchiolino rosso ricalcato dieci volte. Il destino ha voluto che non fosse poi decisivo per la qualificazione, ma un attaccante non può sbagliare quelle occasioni, ancora meno da subentrato e quindi più fresco.

LAZIO-MILAN 4-5 dcr (and. 0-0)
Lazio (3-5-1-1):
Strakosha 6,5; Caceres 6 (14' st Luiz Felipe 5), De Vrij 5,5, Radu 6; Marusic 5 (3' pts Lukaku 5,5), Parolo 6,5, Leiva 6, Milinkovic-Savic 5,5, Lulic 6; Luis Alberto 5,5 (12' st F. Anderson 5,5); Immobile 5,5. A disp.: Guerrieri, Vargic, Bastos, Basta, Nani, Wallace, Caicedo, Murgia, Patric. All.: Inzaghi 6.
Milan (4-3-3): G. Donnarumma 7; Calabria 6,5, Bonucci 6,5, Romagnoli 7, Rodriguez 5; Kessie 6,5 (6' pts Montolivo 5,5), Biglia 6, Bonaventura 6; Suso 5,5 (3' sts Borini 6), Cutrone 6 (25' st Kalinic 5), Çalhanoglu 6,5. A disp.: A. Donnarumma, Guarnone, Musacchio, Abate, Zapata, Gomez, Locatelli, Mauri, Andre Silva. All.: Gattuso.
Arbitro: Rocchi
Ammoniti: Marusic, Radu, Milinkovic-Savic (L); Kessie, Romagnoli, Calabria (M)
Espulsi: nessuno

Rigori Lazio: Immobile gol, Milinkovic-Savic parato, Leiva parato, Parolo gol, Felipe Anderson gol, Lulic gol, Luiz Felipe alto
Rigori Milan: Rodriguez parato, Montolivo parato, Bonaventura gol, Borini gol, Bonucci gol, Çalhanoglu gol, Romagnoli gol

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