Inter, Spalletti: "Sia la svolta"

Il tecnico alla vigilia di Champions: "Icardi va bene così com'è, sopperiremo all'inesperienza con l'entusiasmo"

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Luciano Spalletti non nega che il momento dell'Inter sia negativo ma va avanti per la sua strada in vista dell'esordio in Champions League contro il Tottenham: "I risultati non sono buoni ma non c'è confusione. Gli inglesi hanno fisicità, tecnica e velocità, Kane sta bene ma noi sappiamo cosa dobbiamo fare". Il tecnico nerazzurro chiede personalità e gol alla squadra e accarezza Icardi: "Mi va bene così com'è".

Brozovic soffre ad essere l'unico ad impostare la manovra?
No, l'unico difetto è che fa troppa strada, corre troppo in giro per il campo, deve stare più nella zona che serve alla squadra per essere efficace in costruzione. A volte rincorre terzini e poi per due-tre azioni non lo ritrovi nel centro del campo dove passano la maggior parte dei palloni. Quando le cose non vanno bene cerca di fare più ruoli perdendo lucidità e invece deve mantenere ordine.

Icardi non segna, come mai?
Una cosa figlia del nostro momento, la squadra non si esprime al meglio e lui riceve palloni più sporchi di quelli che dovrebbero essere. Se poi lo costringiamo a tornare a metà campo è peggio, dovremmo riuscire a farlo stare vicino all'area di rigore e anche per lui sarebbe un'altra partita.

La situazione infortunati?
D'Ambrosio va valutato domani, ha dolore e ha preso una botta importante: il rischio che non ci sia c'è. Se sarà così, sapremo rimpiazzarlo anche se è chiaro che ci vorrà la disponibilità di qualcuno a giocare in un ruolo non suo. Si può giocare a quattro con un terzino che spinge meno o a tre con due esterni a tutta fascia.

L'Inter ha le armi per controbattere le qualità del Tottenham?
Noi siamo in casa e dovremo fare la partita, loro hanno tecnica, velocità e fisicità. Dobbiamo pulire un po' le scorie di chi ha giocato sabato e ricreare un impulso che ti faccia affrontare al meglio la partita.

L'Inter torna in Champions dopo tanto tempo, molti giocatori sono inesperti in questa competizione: è un problema?
Ci manca un po' di esperienza ma la voglia di conoscere la Champions deve crearci motivazioni che vadano al di là di questo nostro limite. Può essere una partita che aiuta a superare determinati blocchi.

Si può coinvolgere di più Icardi nel gioco?
Lasciamo così com'è Mauro, è fatto bene calcisticamente. Gli piace attaccare la profondità, gli abbiamo parlato. Con il Parma la trequarti avversaria era fin troppo affollata, era meglio lasciarli avanzare un po' per trovare più spazi, serve trovare scambi veloci o uno contro uno come può fare qualche giocatore. Se poi arrivano i palloni giusti lui è uno dei più forti che ho allenato a buttarla in gol.

In questo momento dà più certezza la difesa a 4 o a 3?
Abbiamo sempre giocato con la difesa a quattro e qualche volta costruito con la linea a tre, come capitato anche al Tottenham contro il Liverpool. Serve anche per confondere le idee all'avversario quando ti prende le misure. 

Come sta la squadra?
Non accetto che la squadra si divida in due tronconi come successo negli ultimi dieci minuti con il Parma, anche se si va sotto deve esserci un ordine e un sistema di gioco che hai provato in settimana che serva da perno per cercare di recuperare il risultato. Ci è mancato sopratuttto fare gol, ci è mancata la stoccata, tanti cross sono stati fatti bene. Fino al 70-75' abbiamo fatto bene, eravamo corti, i numeri ci davano ragione.

Si parla di un Kane giù di forma: è d'accordo?
No, i numeri dicono che sta bene ed è uno dei migliori in questo senso. Il Tottenham si appoggia molto a lui, attaccano veloci ma poi crossano per lui e lui è bravo a dialogare con i compagni.

Cosa la preoccupa di più?
Finora tanti giocatori non hanno ancora espresso i migliori valori individuali, non dipende da condizione fisica o momento psicologico: è una cosa che si deve sbloccare da un momento all'altro, spero capiti preso.

Domani l'Inter non è favorita come nelle prime quattro di campionato: toglierà pressione ai giocatori?
Non so se sentiranno questo cambiamento, loro potrebbero avere più pressione perché hanno più esperienza in questa competizione. Noi ce la giocheremo.

Cosa vi siete detti dopo sabato?

Ho rivisto subito la partita e ne ho parlato il giorno dopo con i miei collaboratori, la squadra era d'accordo con le nostre valutazioni e quindi non è intervenuta verbalmente anche perché i giocatori erano scocciati per la sconfitta. Sappiamo che dobbiamo dare di più, queste sono partite che da bambini si sognano.

Cosa deve cambiare per migliorare?
Pochi risultati positivi ma anche poca confusione, sappiamo cosa dobbiamo fare. Se i risultati sono stati questi, qualcosa non va e io ne sono il maggiore responsabile ma guardando i numeri dell'ultima partita rimane che non abbiamo fatto gol ma comandato la partita bene fino al 70'.

Può essere la gara della svolta?

Sicuramente sì, può darci entusiasmo e convinzione. Visto il momento che attraversiamo, è la partita che serviva. Non baratterei mai la Champions con altre competizioni al mondo, si vivono sensazioni bellissime. Ma c'è ancora tutto il tempo per recuperare, il nostro obiettivo deve essere di rimanere in questa competizione.

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