Champions-Ibra: la volta buona

La squadra di Blanc è una macchina quasi perfetta. Può essere il terzo incomodo tra Barcellona e Bayern

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Un assist e un gol per consumare la propria vendetta sportiva. Zlatan Ibrahimovic non ha fallito e con le sue giocate ha eliminato il Chelsea lanciando il Psg ai quarti di finale per il quarto anno consecutivo. I parigini però hanno dimostrato di aver raggiunto una buona maturità e per lo svedese potrebbe essere arrivata la volta buona di alzare la Champions League al cielo. Solo Barcellona e Bayern al momento sembrano superiori.

"Mai decisivo in Champions", "Inutile nelle gare che contano", "In Europa fa fatica"... e chi più ne ha più ne metta. La serata di Stamford Bridge ancora più di quella dell'andata ha raccontato uno scenario diverso per Zlatan Ibrahimovic, decisivo come non mai nello spingere il Psg a conquistarsi la qualificazione ai quarti ai danni del Chelsea. Pur continuando a non giocare da prima punta classica, lo svedese ha confermato l'incredibile capacità di fare reparto da solo con movimenti e tagli da grandissimo centravanti. Il primo gol, quello di Rabiot, è una magia di Ibra che allarga la difesa del Chelsea e disegna un assist perfetto che lascia di stucco Ivanovic e compagni. Il secondo, da pochi passi su assist al bacio di Di Maria, è l'esempio di come pur non volendolo fare, Zlatan sappia muoversi anche da prima punta in area.

Quest'anno però c'è qualcosa di diverso e non riguarda solo Ibra. La vittoria di Londra, come commentano in patria, è stata una bellissima serata per il Psg ma anche per tutto il calcio francese. La macchina messa in campo da Blanc e costruita con fiumi di euro e petrodollari dalla proprietà qatariota, come sottolineato forse infelicemente dallo stesso Ibrahimovic, è un meccanismo complesso ma efficace in cui uno come Cavani, non certo l'ultimo arrivato, fatica a trovare spazio. Senza l'infortunato Verratti è toccato a Thiago Motta il ruolo di regista, ma i risultati sono stati comunque ottimali pur con l'errore sul gol del Chelsea. Poi c'è un Di Maria sempre più integrato e Lucas che con sacrificio e corsa si è guadagnato il posto da titolare davanti. Thiago Silva e Marquinhos in difesa, infine, sopperiscono alle magagne di David Luiz e così via.

Insomma, per il Psg e Ibrahimovic con un pizzico di fortuna potrebbe anche essere l'anno buono per sfondare in Champions. La solidità c'è e in questo momento sembra più squadra del Real Madrid di Zidane. Barcellona e Bayern sono avvisate, quest'anno c'è una concorrente in più.

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