Nantes, l'espulsione di Ranieri: mani in testa al quarto uomo

Il tecnico stava simulando un fallo subito da un suo giocatore: cacciato

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Per una volta non è stato il gentleman che tutti conoscono, anche se in realtà la sua forma di protesta era assolutamente non violenta. Claudio Ranieri ha rimediato "credo la seconda espulsione della mia carriera", come ha detto lo stesso tecnico del Nantes. Circostanza davvero inusuale: dopo un fallo subito da un suo giocatore, Ranieri ha mimato l'accaduto mettendo appunto le mani e le braccia in testa al quarto uomo. Un gesto assolutamente non violento, volto a spiegare il tipo di fallo per il quale stava protestando. Ma l'ufficiale di gara non l'ha presa bene e ha richiamato l'arbitro, che è arrivato e ha spiegato: "Signor Ranieri, queste cose non si possono fare". E l'ha espulso. Con lui cacciato anche il preparatore dei portieri Orlandoni. Ranieri si è accomodato in tribuna, a pochi seggiolini di distanza dalla panchina: "La sanzione è giusta perché ho toccato il quarto uomo per mostrargli il fallo che un giocatore avversario aveva commesso su uno dei nostri. Mi dispiace, mi scuso. È la prima volta che tocco un arbitro".

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