LE IDEE DEL TECNICO DEGLI OROBICI

Europa League, Gasperini lancia la corsa dell'Atalanta alla finale: "Ci potrebbero essere due o tre cambi"

L'allenatore dei nerazzurri ha raccontato la vigilia della formazione bergamasca anticipando le sue scelte tattiche 

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Si respira un clima particolare lungo le strade di Bergamo che nelle prossime 48 ore vivranno un appuntamento con la storia. L'Atalanta è pronta a giocarsi l'accesso alla finale di Europa League dopo il pareggio strappato al Velodrome con l'Olympique Marsiglia, un traguardo che non ha precedenti considerato che la squadra orobica non è mai andata oltre le semifinali in Europa. Una sfida parecchio sentita anche dal tecnico Gian Piero Gasperini che è intervenuto alla vigilia non sottovalutando l'avversario complice anche il turno di riposo vissuto dalla Ligue 1.

"La difficoltà di questa partita è il valore del Marsiglia. Dovremo fare un'ottima gara per poter raggiungere la finale. Arriviamo con la consapevolezza dell'importanza di questa settimana, ma dobbiamo rimanere concentrati sul Marsiglia. Poi dopo penseremo al resto - ha spiegato il tecnico di Grugliasco -. Quello che si avverte in città è straordinario, la trepidazione, l'attesa, è qualcosa di differente rispetto alla partita. Per quanto mi riguarda questa è una carica in più, a maggior ragione quando si arriva a questi appuntamenti ci si deve presentare al meglio delle proprie possibilità. Indubbiamente il fattore campo a Marsiglia è stato molto forte, domani il tifo sarà dalla nostra parte, ma il supporto della nostra tifoseria è sempre stato molto caldo. Quello che mi auguro che l'Atalanta possa sempre tornare a giocare queste partite con tutto lo stadio pieno".

Gasperini sembra avere già le idee chiare anche su quale possano essere le scelte tattiche a fronte anche della rimonta con la Salernitana che ha visto andare a segno i due gioielli Teun Koopmeiners e Gianluca Scamacca, due giocatori che l'allenatore dei bergamaschi non vuole privarsi: "Non si ha molto tempo per preparare le gare, ma dal punto di vista tattico abbiamo giocato molto, abbiamo avuto tante possibilità sul campo di fare verifiche. Ci possono essere due o tre varianti, decideremo domani - ha chiosato il tecnico torinese -. È stato un percorso straordinario, forse potremo valutarlo meglio tra un po' di anni, ma abbiamo dimostrato che anche in un ambiente piccolo, con numeri non eccezionali, si possa comunque creare una squadra di calcio in grado di identificarsi. I parametri del successo e del vincere è spesso superare se stessi, noi ci siamo riusciti. Penso che non ci si debba porre dei limiti, il segreto è pensare sempre più in grande. Le idee non sono vendibili, possono sempre esserci".

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