Torino: il Nuovo Filadelfia, fra lacrime, gioia e ricordi

L'anteprima per l'inaugurazione del mitico stadio del Grande Torino. Cairo: "Giornata epocale"

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La febbre e l'emozione, tanti campioni del passato che non passa mai, qui al Toro. E il presidente Cairo, l'orgoglio del nuovo stadio Filadelfia, ricostruito in 18 mesi, lasciando alcune parti, monumentali, dello storico impianto dove gioco il Grande Torino perito nella tragedia del 4 maggio 1949 a Superga. L'anteprima, oggi, con la presenza di tanti ex giocatori granata, familiari delle vittime di Superga e piccoli finanziatori della ricostruzione. Domani il taglio del nastro con l'autorità e l'apertura al pubblico.

Via Filadelfia, chiusa al traffico nel tratto dello stadio e le vie limitrofe pavesate di bandiere, (compresa una dell'anno dell'ultimo scudetto, il 1976), bandieroni e palloncini granata. Decine di persone, molte commosse, a fotografare l'ingresso dello stadio, il totem della data storica, la gigantografia su un telo del Grande Torino. Dentro lo stadio, la tribuna che può ospitare fino a 4000 spettatori, si riempie. Sulla gradinata più bassa un enorme striscione con la scritta "Torino è stata e resterà granata".

"I nostri successi li abbiamo ottenuti anche grazie al Fila. Per questo deve rimanere lo stesso spirito di una volta". Così Paolo Pulici, icona ed ex calciatore del Torino: "Per questo motivo non deve cambiare lo spirito, il Fila deve essere del Torino e dei suoi tifosi - ha aggiunto l'attaccante dell'ultimo Toro campione d'Italia nel 1976, intervenuto all'inaugurazione del nuovo Filadelfia -. Allenamenti a porte chiuse? Nel calcio non si inventa nulla, inoltre se vuoi capire come gioca una squadra devi analizzare le partite, non gli allenamenti. Noi abbiamo vinto uno scudetto allenandoci a porte aperte. Ci guardavano? Benissimo, si spaventavano in vista della partita".

"Quando ci fu la posa della prima pietra dissi che era una giornata speciale, oggi e' una giornata straordinaria, una giornata epocale". Lo ha detto il presidente del Torino, Urbano Cairo, che assieme a vecchie glorie del Toro, tifosi e autorita', ha partecipato questo pomeriggio alla inaugurazione del nuovo stadio Filadelfia che sara' utilizzato dalla squadra granata come nuovo campo di allenamento. "Sono state fatte decine di progetti negli anni - ha ricordato Cairo - ma nulla e' accaduto, se non la demolizione e anzi, se non fosse stato per la fondazione Filadelfia e per chi lo ha protetto il Filadelfia ha addirittura rischiato di essere azzerato". Cairo ha quindi ringraziato le istituzioni, la fondazione Filadelfia assieme a quella che porta il nome della mamma che hanno lavorato con tenacia per arrivare alla rinascita di questo stadio. "Dissi - ha aggiunto Cairo - che volevo essere il presidente che portava il Toro a giocare al Filadelfia, questo non e' soltanto merito mio ma di tutti". E poi ha aggiunto scherzando: "Dissi anche 'rimango fino ad allora'. Non vorrei che mi avessero agevolato a far rinascere il Filadelfia perche' vogliono che me ne vada". Quanto al contributo che il Filadelfia puo' dare alla squadra, Cairo ha osservato: "Nel '26, quando nacque il Filadelfia il Toro vinse il campionato che pero' fu revocato e di questo ci occuperemo, poi ha rivinto l'anno dopo. Il Filadelfia non e' solo un luogo magico e sacro, ma ci ha anche portato grande fortuna". L'allenatore della squadra Mihajlovic ha sostenuto che con il nuovo Filadelfia il Toro ha un bonus di 6-7 punti in piu' in campionato: "Speriamo - ha commentato Cairo - me li prendo subito".

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