Dybala: "La mano ad Allegri? Non farò più un errore così"

Le confessioni del campione argentino, fra passato e un futuro da... sottoscrivere (il contratto)

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Tra presente e futuro, Paulo Dybala racconta quel che lo aspetta nel nuovo format-Juve, a trazione-attaccanti che più non si può. Compreso (soprattutto) quel piccolo-grande tormento che è il suo contratto, lontano dalle lusinghe dei potenti d'Europa e che rimane ancora a una potenza italiana d'Europa: appunto, la Juventus.
Per arrivare all'accordo sul rinnovo del contratto, dice, "manca pochissimo. Siamo molto vicini, nei prossimi giorni il mio procuratore sarà in Italia per parlare delle ultime cose con Marotta". "Ci metteremo d'accordo - ha aggiunto Dybala - da parte nostra c'è disponibilità".

Il nuovo modulo penalizza Dybala cannoniere?  "Il gol mi manca, ma sono tranquillo: sto giocando bene, con il nuovo modulo devo andare più indietro a cercare la palla e provare l'imbucata per gli attaccanti. Ma ho avuto anche le occasioni di segnare io: con Inter e Crotone ho avuto un po' di sfortuna".
Fra due giorni la partita contro il Palermo, sua prima squadra italiana. "Il ricordo più  bello è stata la festa con la gente per il ritorno in serie A  e adesso sono concentrato proprio sulla mia ex squadra, lo siamo tutti alla Juve, poi staccheremo la spina sul campionato e attaccheremo quella della Champions".
E poi: "Le 19 sostituzioni di Del Piero? Sì, me l'hanno detto. Magari sarò io a chiedere di essere sostituito adesso, perché qui è difficile battere i record relativi a presenze e a gol... quindi, se continuo ad essere sostituito, almeno batterò questo". Quanto alla mancata stretta di mano ad Allegri, quella "è stata un errore, da non ripetere".

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