LA PARTITA
Non ne va bene una al Genoa, che perde ancora di misura e rimane penultimo con due soli punti conquistati in sette giornate. Solo il Benevento ha fatto peggio e non può certo esserci la sfortuna alla base di continui risultati, e prestazioni, decisamente al di sotto della sufficienza. Contro il Bologna la squadra di Juric non gioca per un tempo (il primo) e si sveglia solamente dopo un'ora, ma sperare di ottenere il massimo risultato col minimo sforzo - in un momento simile - è una strategia quantomeno azzardata che infatti non paga. La manovra del Grifone è lenta in mezzo al campo e ha poco mordente sulle corsie laterali, mentre in attacco Juric continua a ruotare parecchi giocatori ma il risultato ultimamente è sempre il medesimo: si segna poco o nulla.

I meriti del Bologna - sette punti nelle ultime tre gare e due vittorie consecutive - sono tanti e ben distribuiti, a cominciare dal 4-3-3 disegnato da Donadoni. Verdi, con Palacio l'uomo in più di questa squadra, svolge un lavoro fondamentale: senza palla si allarga a destra per difendere in particolare su Laxalt, in fase di possesso invece stringe al centro ed è poi libero di muoversi un po' ovunque. Ogni attacco del Bologna transita dai sui piedi o da quelli di Palacio, che fisicamente pare ringiovanito di una decina d'anni. Così, dopo un primo tempo soporifero da entrambe le parti, il Trenza colpisce nella ripresa proprio nel momento migliore dei padroni di casa: l'ex interista, al minuto 73, parte in progressione da metà campo, vince il duello in velocità contro Laxalt e supera Perin con un tocco d'esterno destro che si infila all'angolino. Una rete che gela il Grifone, due volte vicino all'1-0 al 27': Mirante, però, nell'occasione è decisivo prima su Palladino e poi su Veloso. Sotto di un gol, il Genoa tenta la reazione con la forza dei nervi e sfiora l'1-1 con Galabinov (colpo di testa sul palo esterno al 90'), ma per Juric alla fine è soltanto un'altra gara da dimenticare. Ammesso che, dopo la sosta, sia ancora seduto sulla panchina del Grifone.

LE PAGELLE

Palacio 7,5 - Sempre in movimento, cerca soluzioni intelligenti per la squadra. Sta benissimo fisicamente e quando punta l'uomo fa ancora male, straordinaria la cavalcata che vale lo 0-1.

Mirante 7 - Primo tempo da spettatore, nella ripresa salva la porta con due interventi prodigiosi.

Petkovic 5,5 - Lavora con il fisico e offre delle buone sponde per i compagni, sotto porta però è innocuo.

Rossettini 5,5 - Spesso in ritardo o fuori posizione, sembra in difficoltà dal punto di vista fisico.

Rosi 5 - E' scarsa la spinta sulla corsia di destra, dove sbaglia anche i cross più elementari. L'impegno non manca mai, ma a questo Genoa serve di più.

IL TABELLINO

GENOA-BOLOGNA 0-1
Genoa (3-4-2-1): Perin 6; Biraschi 6 (32' st Pandev sv), Rossettini 5,5, Zukanovic 5,5; Rosi 5 (17' st Lazovic 6,5), Cofie 5,5, Veloso 6,5, Laxalt 5; Ricci 5, Pellegri 5 (1' st Galabinov 6), Palladino 5,5.
A disp.: Lamanna, Zima, Bertolacci, Gentiletti, Migliore, Rigoni, Salcedo, Brlek, Centurion. All.: Juric 5
Bologna (4-3-3): Mirante 7; Krafth 6 (26' st Torosidis 6), Helander 5,5, Gonzalez 6, Mbaye 6; Poli 6 (35' st De Maio sv), Pulgar 6,5, Donsah 6; Verdi 6,5, Palacio 7,5, Petkovic 5,5 (15' st Destro 6).
A disp.: Da Costa, Ravaglia, Masina, Nagy, Maietta, Crisetig, Taider, Okwonkwo. All.: Donadoni 6,5
Arbitro: Rocchi
Marcatori: 28' st Palacio (B)
Ammoniti: Pellegri, Palladino, Veloso, Rossettini (G); Helander, Krafth (B)
Espulsi: -