Bologna, è morto Ezio Pascutti

Aveva 79 anni, terzo marcatore di sempre della squadra rossoblù

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"Addio Campione. Il Bologna piange uno dei suoi figli più amati, di ogni tempo, e partecipa commosso al dolore della famiglia e di tutti i tifosi rossoblù". Con questo messaggio il Bologna ha annunciato la morte di Ezio Pascutti, storico centravanti che vinse con i rossoblù lo scudetto 1964. Aveva 79 anni, ed è morto in una clinica della città delle Due Torri dove era ricoverato da tempo per una malattia.

Se ne va un altro dei protagonisti, uno dei principali, del Bologna dello scudetto del 1964, la squadra che "giocava come in paradiso". Pascutti faceva coppia con Marino Perani, in una formazione che girava intorno a Giacomo Bulgarelli, capitanata da Mirco Pavinato, allenata da Fulvio Bernardini e di cui era presidente Renato Dall'Ara. Il nome di Pascutti è legato al Bologna dove esordì 18enne in serie A a partire dal 1958 e rimase fino al 1969, per un totale di 296 presenze in serie A con 130 reti, 142 con la maglia del Bologna, terzo marcatore di sempre dopo Schiavio e Reguzzoni. Peraltro senza aver mai segnato un calcio piazzato. Suo, fino a quando non lo superò Batistuta, il record di reti consecutive in campionato, 10. In carriera anche 17 presenze e 8 gol in Nazionale.

Un mito, immortalato da uno scatto fotografico di Maurizio Parenti (ANSA) presente in tantissimi bar della città: era il 1966 e la sua rete lanciata in tuffo rasente a cancellare la rincorsa disperata di Tarcisio Burgnich dell'Inter divenne celebre. "Nessuno si accorse che mi imbalzai sulla linea di porta", racconto' scherzando il protagonista in occasione del centenario del Bologna, lasciando di stucco chi lo ascoltava.

"Addio Ezio, grazie per aver fatto sognare tutta Bologna e avere scritto la storia del Bologna Fc 1909". Cosi', sulla sua pagina Facebook, il sindaco di Bologna Virginio Merola ha ricordato Ezio Pascutti.

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