Serie A: Atalanta, che pokerissimo

Una splendida rovesciata di Conti, una tripletta di Gomez (il primo su rigore) e Caldara condannano un Grifone sempre più contestato. Espulso Pinilla

  • A
  • A
  • A

Nella 30a giornata di Serie A, l'Atalanta batte 5-0 il Genoa a Marassi e continua a sognare l'Europa. Tutto facile per gli uomini di Gasperini, il grande ex accolto con affetto dai tifosi genoani. Gara sbloccata dal 25' da una splendida rovesciata di Conti. Poi Burdisso stende Petagna in area e Gomez fa 2-0 su rigore. Il Papu cala il tris a porta vuota al 63', poi Caldara fa poker al 76' e Gomez cala la tripletta all'83'. Grifone contestato.

Un ritorno così nella sua Genova mai se lo sarebbe immaginato. Prima gli applausi di riconoscenza dei suoi vecchi tifosi, poi una lezione di calcio a Mandorlini e una cinquina che tiene la sua Atalanta in piena corsa per l'Europa. Un pomeriggio da incorniciare per Gasperini, mai così rimpianto da queste parti. Brava l'Atalanta, senza dubbio, ma questo Genoa è davvero poca cosa e in un clima così ostile alla prima difficoltà si scioglie come neve al sole. Il gol da cineteca di Conti apre il match, poi Gomez sale in cattedra e cala la prima tripletta stagionale. L'1-2 nel primo tempo mette in ginocchio il Grifone, che sparisce dalla partita dopo un'ora di gioco quando Pinilla manda a quel paese l'arbitro e si fa cacciare lasciando in 10 i suoi. Sotto di due gol, i padroni di casa non riescono ad arginare la marea nerazzurra e il punteggio finale assume i contorni della disfatta. Non si salva nessuno, a parte Rubinho, uno che non vedeva il campo da un paio di campionati e che mette qualche pezza che evita un passivo ancora più pesante.

Mandorlini in porta sceglie Rubinho, che non gioca una partita in Serie A dal 18 maggio 2014, il secondo tempo nel 3-0 della Juve al Cagliari nell'ultima giornata di campionato. Negli ultimi 5 anni e mezzo per il numero 1 brasiliano solo due gettoni con la maglia bianconera. E di fronte si ritrova quel Gasperini, ultimo tecnico che ha davvero creduto nelle sue qualità. Ma non è l'unico rischio del tecnico rossoblù, che schiera Izzo davanti alla difesa. Tifosi sempre sul piede di guerra, arrabbiati con una squadra che ha vinto solo una delle ultime tredici gare. Il grande ex Gasperini, accolto in campo tra un grande applauso dei suoi ex tifosi, non ha problemi di formazione e schiera l'11 tipo, grazie al recupero di Berisha: in avanti il duo Gomez-Petagna.

In un clima di grande contestazione, con la Curva Nord sul piede di guerra contro il presidente Preziosi, il Grifone parte meglio, con un destro di Rigoni da fuori che Berisha può solo ammirare spegnersi a lato di pochissimo. La Dea risponde con Kessie (pallonetto allontanato nei pressi della linea da Munoz), poi il destro a giro di Simeone che si conclude fuori di un soffio. E' l'ultimo sussulto dei rossoblù, che poi lasciano campo e palcoscenico alla splendida creatura di Gasperini. Rubinho si toglie le ragnatele deviando in angolo una botta di Kessie, ma al 25' capitola sulla splendida rovesciata di Conti. Il gol è una mazzata per Burdisso e compagni, che non riescono a reagire e capitolano di nuovo. Al 31' per Gavillucci è falloso il contatto tra l'argentino e Petagna: rigore che il Papu Gomez non sbaglia, spiazzando il portiere brasiliano. Pinilla e Simeone dimostrano di essere una coppia male assortita e per la retroguardia bergamasca è un gioco da ragazzi contenere le scarse iniziative dei padroni di casa che mai costringono impensieriscono Berisha.

Mandorlini lascia negli spogliatoi Gentiletti e inserisce Hiljemark a centrocampo, arretrando Izzo in difesa. La mossa però non dà i frutti sperati, perché in campo continua ad esserci una squadra sola. Rubinho dice ancora no a Kessie, poi la sciagurata espulsione di Pinilla per insulti all'arbitro spegne ogni velleità di rimonta del Grifone, che crolla sotto i colpi di Gomez e Caldara. Cinque sberle che gettano ulteriore benzina sul fuoco della contestazione: dopo lo 0-3 la Curva Nord volta le spalle al campo in segno di protesta. Genoa umiliato, mentre la Dea continua il suo volo verso l'Europa: il pareggio del Milan a Pescara avvicina ulteriormente i bergamaschi alla grande impresa. Che sarebbe meritata, non solo per quanto visto questo pomeriggio a Marassi.

Rubinho 6,5 - Prende cinque gol e compie tre interventi difficili. Dopo quasi 3 anni senza scendere in campo è il migliore dei suoi.
Burdisso 4 - Commette rigore e poi crolla davanti alla classe di Gomez.
Pinilla 3 - Ex dal dente avvelenato, non combina nulla e si fa cacciare per insulti all'arbitro. Pomeriggio da dimenticare.

Gomez 8,5 - Un gol su rigore, uno a porta vuota e il tris nel finale. Corre e tiene sempre in apprensione la retroguardia del Grifone. Spettacolare.
Conti 8 - Motorino inesauribile sulla destra, il gol in rovesciata è da raccontare a figli e nipoti.
Kessie 7,5 - Quando parte palla al piede non lo ferma nessuno. Rubinho gli nega due volte la gioia del gol.

GENOA-ATALANTA 0-5
Genoa (3-5-2): Rubinho 6,5; Munoz 4,5, Burdisso 4, Gentiletti 5 (1' st Hiljemark 5); Lazovic 4,5 (27' st Beghetto 5), Rigoni 5,5, Izzo 4,5, Ntcham 4,5 (11' st  Morosini 5), Laxalt 5,5; Simeone 4,5, Pinilla 3. A disp.: Lamanna, Orban, Biraschi, Brivio, Cofie, Ninkovic, Taarabt, Palladino, Pandev. All.: Mandorlini 4
Atalanta (3-4-1-2): Berisha 6,5; Toloi 6,5, Caldara 7, Masiello 6,5; Conti 8 (34' st D'Alessandro sv), Kessie 7,5, Freuler 6,5 (36' st Grassi sv), Spinazzola 7; Kurtic 7; Petagna 7, Gomez 8,5 (37' st Hateboer sv). A disp.: Gollini, Zukanovic, Raimondi, Migliaccio, Mounier, Konko, Cristante, Paloschi, Pesic. All.: Gasperini 8
Arbitro: Gavillucci
Marcatori: 25' Conti, 32' rig., 18' st Gomez, 31' st Caldara, 37' st Gomez
Ammoniti: Rigoni (G), Burdisso (G), Pinilla (G), Kessie (A)
Espulsi: Al 15' st Pinilla per insulti all'arbitro

Leggi Anche

Commenta Disclaimer

I vostri messaggi 0 commenti