Malagò: "Alex ai Giochi? Difficile". La Fidal: "Rispetto delle regole"

Il presidente del Coni: "Controanalisi il 5 luglio. Ma la casistica lascia pochi dubbi"

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Alex Schwazer ai Giochi? Difficile che ci possa andare. La pensa così il presidente del Coni, Giovanni Malagò intervenuto a margine della presentazione del premio fair-play Menarini al Coni. "Sono uno che la speranza ce l'ha sempre - ha detto - ma la casistica e la storia lasciano intendere un altro tipo di direzione, salvo che invece si dimostri qualcosa di diverso. Stiamo a vedere".

Le controanalisi sono previste il 5 luglio. I Giochi di Rio cominciano il 5 agosto e... "Vista la mediaticità del caso prima si fa, meglio è. Siamo dispiaciuti e arrabbiati per quanto accaduto e quel che amareggia di più è che sia stato dato più risalto a questa vicenda che alla cerimonia al Quirinale per la consegna della bandiera in vista dei Giochi".

Una "ferita" che colpisce "i sentimenti più profondi". Il giorno dopo la difesa di Alex Schwazer e del suo tecnico, Sandro Donati, l'Atletica italiana tiene a chiarire la sua posizione e non usa mezzi termini nel definire lo stato d'animo imperante. Il n.1 della Fidal, Alfio Giomi, ieri si era detto "sconvolto" e, in caso di conferma della positività al testosterone sintetico dell'atleta, anche "tradito".
A maggior ragione, dopo aver sentito Donati e Schwazer scagliarsi contro Iaaf e Wada alludendo al complotto, stamane il Consiglio federale ha diramato un'aspra nota in cui si precisa la posizione "interlocutoria" della Federatletica ma soprattutto si evidenzia che "anche nella vicenda Schwazer, le regole, così come il confronto con tutti i soggetti coinvolti, analitico e documentato, hanno sempre rappresentato il punto di riferimento a monte di ogni decisione. Senza nessun distinguo".
Intanto l'atleta sarà sospeso dal 28 giugno al 5 luglio, data in cui è fissata la controanalisi.