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Volley, le azzurre e gli azzurri campioni del mondo al Quirinale: "Siete stati formidabili"

Il presidente della Repubblica riceve le ragazze di Velasco e i ragazzi di De Giorgi: "Tutto il Paese vi è riconoscente"

08 Ott 2025 - 19:01

Le nazionali italiane di volley femminile e maschile, reduci dai successi mondiali, sono state ricevute al Quirinale dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Ad attendere le azzurre e gli azzurri prima dell'ingresso al Colle tanti tifosi con bandiere e striscioni, con gli atleti che si sono fermati a scattare selfie e firmare autografi. Tra i più acclamati Simone Anzani e Paola Egonu, oltre ai tecnici Ferdinando De Giorgi e Julio Velasco.

MATTARELLA COMMOSSO: "SIETE STATI FORMIDABILI"

Siete state e siete stati formidabili. Tutto il Paese vi ha seguito, e vi è riconoscente". È un Sergio Mattarella commosso quello che ha ringraziato le nazionali di pallavolo, maschile e femminile, campioni del Mondo. "Le finali sono state emozionanti - ha aggiunto il presidente della Repubblica, che riceve al Quirinale le due nazionali - Ringrazio le due guide, Velasco e De Giorgi, e ammiro la loro serenità nel dare i consigli nei momenti più concitati. Giannelli mi ha mandato una lettera, lo ringrazio. Saluto loro e gli altri che non potevano essere presenti come Russo, Romanò, Sylla e Orro. Sono invece molto contento che ci sia Lavia, non è stato in campo ma ha partecipato con il cuore e la mente".

Danesi e Anzani, rispettivamente capitana e vice capitano delle due nazionali, hanno poi donato al presidente le maglie delle nazionali femminili e maschili di pallavolo campioni del mondo, il pallone autografato, le due medaglie e una cravatta.

DOPO IL QUIRINALE LA VISITA A PALAZZO CHIGI, MELONI: "GRAZIE PER LE EMOZIONI"

Dopo l'appuntamento con il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, le nazionali azzurre Campioni del Mondo si sono recate a Palazzo Chigi per ricevere il saluto del Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni: "Grazie mille per le straordinarie emozioni che ci avete regalato. Siete stati ospiti del Capo dello Stato, e per voi questa è sicuramente una giornata importante e da ricordare. Questi doni rappresentano tanto: sono i colori che avete difeso e rappresentato nel migliore dei modi, e che siete riusciti, con orgoglio, a portare in cima al mondo". Presenti all'incontro, insieme alla Premier Meloni, il Ministro dell'Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti e il Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi. Nel corso della cerimonia, la capitana Anna Danesi e il vicecapitano Simone Anzani hanno consegnato a Giorgia Meloni le maglie e il pallone autografati da tutti gli atleti.

DE GIORGI: "FESTEGGIAMO QUALCOSA DI STRAORDINARIO. IO L'ANCELOTTI DEL VOLLEY? FA PIACERE"

"Festeggiamo un qualcosa di straordinario che le due squadre sono riuscite a fare, siamo orgogliosi di far parte di questa storia. Io Ancelotti della pallavolo? Per me è un piacere, cerchiamo di portare avanti, ognuno con il suo modo, il lavoro che si fa". Lo dice Ferdinando De Giorgi, tecnico della nazionale di pallavolo maschile, prima dell'ingresso al Quirinale. "Italia paese del volley? Anche. Ed è importante che queste squadre trasmettano sentimenti positivi. Vincere non è facile, non è una cosa scontata e per questo aver vinto due mondiali consecutivi rappresenta un motivo di grande orgoglio".

Poi rivolgendosi a Mattarella: "È un invito davvero speciale, siamo felici di essere qui perché lei è il nostro motivatore. Prima spinta motivazionale, per tornare qui da lei. È stato un Mondiale difficile, con spinte ed emozioni notevoli, ma abbiamo sempre cercato l'equilibrio con questi ragazzi, che non sono perfetti ma speciali: non lasciano indietro nessuno e cercano di includere tutti. Una squadra coesa e coinvolta, perchè così si raggiungono grandi risultati. Per noi è una giornata storica, un momento speciale per la nostra pallavolo. Immensa nel sentimento morale di questa nazione. Divertitevi, lottate e vincete: sono queste le tre parole che ci siamo detti prima delle semifinali e le finali. Chiudo con un auspicio, spero di incontrarla di nuovo nel più breve tempo possibile".

VELASCO: "ORGOGLIOSI, MA SE CI SI ABITUA ALLE VITTORIE POI SI PERDE"

"Siamo orgogliosi, è un riconoscimento del Paese alla pallavolo. Entrambe le nazionali sono riuscite a vincere e prima di noi solo l'Unione Sovietica ci era riuscita. Ci si abitua alle vittorie? Se ci si abitua è la volta che si perde. Quando leggo di 'invincibili' mi viene l'orticaria". Lo ha detto il ct della nazionale femminile di volley, Julio Velasco, all'ingresso al Quirinale. "Gli avversari sognano di batterci, si allenano più di prima - ha aggiunto Velasco - e si sa che ripetersi è sempre più difficile. Noi dobbiamo allenarci come se avessimo perso. Le motivazioni non vanno allenate, i grandi campioni le hanno anche dopo aver vinto. Abbiamo gli Europei che qualificano per le Olimpiadi e si vuole vincere il prossimo Mondiale". "Come si gestisce la pressione? Non leggo niente e non ho social - ha anche detto -. Suggerisco alle ragazze di fare lo stesso, ma non mi danno retta. Per questo scelgo di isolarmi", ha aggiunto. Sul segreto per vincere, poi, conclude: "Bisogna giocare meglio degli altri, ma è chiaro che quando c'è armonia é più facile".

Poi rivolgendosi a Mattarella: "Essere ricevuti dal Presidente della Repubblica è come essere ricevuti dall'Italia intera. Lo sport è un modello democratico per far capire come le idee diverse possano funzionare bene. Sotto questo punto di vista, la squadra femminile è un modello da ammirare, perfetto. Abbiamo tante caratteristiche diverse e riusciamo a vincere non perché ognuna le annulla, ma perché funzionano assieme. Un segnale importante in un'epoca di grandi divisioni e in cui sembra che ognuno consideri valida solo la sua opinione. Nella nostra squadra, a partire da me, che vengo dall'Argentina, ci sono giocatrici e membri dello staff con origini diverse, chi dalla Germania, dalla Russia e chi dalla Costa d'Avorio. Questo è quello che rappresenta la nuova società in Italia e in Europa. Nessuno si deve giustificare, ma ciò che più conta è che alla fine tutte e tutti abbiamo lottato per la bandiera italiana. Mi hanno chiesto se è stato difficile mettere insieme tante individualità. Non è stato difficile, queste ragazze hanno molte diversità tra loro ma hanno tanta motivazione e rappresentano un movimento straordinario. Un pensiero anche a tutti i volontari che rendono possibile la crescita del nostro sport. Noi siamo la punta di un iceberg".

DANESI: "CI PIACE ESSERE UN GRUPPO VINCENTE, MA ANCHE UN MODELLO"

"Non è la prima volta, ma le nostre emozioni nell'essere qui sono sempre genuine, probabilmente per l'amore che dimostra per lo sport e per la pallavolo, per noi è importante. I numeri sono importanti, ma non dicono tutto, non parlano della fatica, degli infortuni, della pressione, delle ore spese in palestra, delle attese snervanti, dei momenti di buio e delle arrabbiature, degli addii. In questi momenti però si diventa squadra, anche grazie all'aiuto dello staff". Così la capitana azzurra del'Italia femminile di volley Anna Danesi, nel corso del suo intervento al Quirinale. "Ci piace essere un gruppo vincente, ma anche un modello. Siamo un gruppo unito nelle diversità capace di valorizzare le differenze ed esaltare le individualità. Questo è il nostro traguardo più bello. Essere qui è un onore, che non deve superare mai la responsabilità di scendere in campo dimostrando chi siamo".

ANZANI: "ORGOGLIOSI DI AVER PORTATO IN ALTO I COLORI DELL'ITALIA"

"Grazie per aver voluto celebrare le nostre vittorie, questo back to back ci rende orgogliosi di aver portato in alto i colori dell'Italia. Ripetersi non è mai facile, ma noi ci siamo riusciti dopo anni di sacrificio in questo lungo cammino". Così il vicecapitano dell'Italvolley maschile Simone Anzani in occasione della visita al Quirinale. Nel suo discorso Azani ha parlato in vece del capitano Simone Giannelli, assente per impegni con il suo club di appartenenza. "In campo non c'erano solo 14 atleti, ma l'Italia intera con il sostegno dei nostri tifosi e delle nostre famiglie. Questa coppa appartiene all'Italia, al nostro paese dedichiamo questa vittoria certi che questo successo possa ispirare le nuove generazioni".

MANFREDI: "UN ONORE IMMENSO, SCRITTA LA STORIA DELLO SPORT ITALIANO"

"Essere ricevuti al Quirinale è un onore immenso, quando accade significa aver fatto qualcosa si rilevante per l'Italia e per gli italiani. Lo è ancora di più quando sono invitate due nazionali che hanno scritto una pagina indelebile nella storia dello sport italiano, compiendo una impresa straordinaria sia al maschile che al femminile. Ma dietro ci sono anche altri importanti risultati, che ci riempiono di orgoglio e frutto di un lavoro profondo e condiviso". Così il presidente della Fipav, Giuseppe Manfredi, in occasione della visita al Quirinale. "Alle spalle dei due capitani (Anna Danesi e Simone Anzani, ndr) c'è il volto di un intero movimento, dei tecnici e dei dirigenti oltre che delle migliaia di ragazzi e ragazzi che ogni giorno entrano in palestra con un sogno negli occhi. È un movimento sano, forte, che cresce nelle realtà di provincia. Oggi più che mai abbiamo il dovere di farla crescere ancora. Il successo sportivo non si misura con le medaglie, ma con ciò che lasciamo alle generazioni che verranno. Vedere le nostre azzurre e azzurri cantare l'inno con la Coppa del mondo tra le mani è una immagine che resterà nella storia e nel cuore di tutti gli italiani", ha concluso.

BUONFIGLIO: "VOLLEY UN ESEMPIO DA STUDIARE"

"In appena cento giorni è la terza volta che sono qui a portare squadre vincitrici e l'emozione è sempre la stessa. Se non è un record... E per dirla alla Vasco Rossi 'siamo ancora qua'. Mai era capitato di avere prima in Italia, insieme, sorelle e fratelli insieme come campioni del mondo. All'estero era successo solo una volta, 60 anni fa". Così Luciano Buonfiglio, presidente del Comitato Olimpico Nazionale Italiano, all'incontro al Quirinale tra il presidente della Repubblica e le nazionali campioni del mondo di volley. "La pallavolo è un esempio da studiare per la sua organizzazione capillare nel territorio, per la sua capacità di valorizzare e lanciare i giovani. Agli allenatori spetta il compito più difficile, ma il fatto di provenire dallo stesso ceppo li agevola. De Giorgi è stato allenato da Velasco e Velasco ha vinto sia con gli uomini che con le donne", ha aggiunto. Poi rivolgendosi a Mattarella: "La ringraziamo per essere sempre partecipe e spettatore delle imprese sportive. La consideriamo uno di noi, uno che sta in panchina e fa sempre il tifo per noi".

Le Nazionali di De Giorgi e Velasco ricevute al Quirinale da Mattarella

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© instagram Fipav
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