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La Federvolley apre a un ritorno in campo: “Ma senza assegnare scudetti”

Spiraglio di ripresa per i campionati, pur sempre scartando l'ipotesi di assegnazione dei titoli nazionali

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La Federazione Italiana Pallavolo interviene per fare chiarezza dopo le polemiche sfociate con le dimissioni di Mauro Fabris e Diego Mosna: "Pensavamo che le numerose esternazioni di questi giorni, alcune delle quali fuori luogo fossero finite e che si cominciasse a pensare seriamente al futuro della nostra pallavolo. Un futuro che sembra pieno di incognite e preoccupazioni e per il quale siamo a disposizione per cercare ogni possibile soluzione. Evidentemente, però, la foga di attribuire a qualcuno colpe di cui in effetti non ha alcuna responsabilità produce affermazioni assurde e talvolta ridicole".

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La Federvolley riporta i comunicati stampa delle due Leghe (che chiedevano, appunto, la chiusura del campionato) specificando come siano state rispettate le loro volontà: "Le decisioni indicate sono state autonomamente assunte dalle Leghe. La Federazione con il suo comunicato stampa del 8 aprile 2020 non ha fatto altro che prenderne atto, disponendo nell’ambito delle proprie competenze, la non assegnazione degli scudetti dato che purtroppo i campionati non si sono svolti regolarmente".

"La Federazione Italiana Pallavolo tiene a ribadire che se in futuro dovessero esserci le condizioni adatte per farlo, non ha nulla in contrario a un ritorno in campo, ma le eventuali gare non avranno valenza per l’assegnazione dei titoli nazionali. Saremmo molto felici se questo si verificasse perché significherebbe un graduale ritorno alla normalità della situazione sanitaria del Paese, ma soprattutto sarebbe la dimostrazione più eloquente della ripresa della nostra attività sportiva".

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