Senza ulteriori complicazioni, l'azzurro continuerà la stagione come da calendario anche se il contro-sorpasso ad Alcaraz si è fatto difficilissimo
Dopo le gioie e dolori cinesi, con la vittoria dell'ATP Pechino e il ritiro dal Masters 1000 di Shanghai, Jannik Sinner è volato a casa. Comprensibile che il tennista azzurro abbia fatto in modo di rientrare il più velocemente possibile a Montecarlo per lasciarsi alle spalle il clima torrido che poi ha portato a dire stop nel match contro Griekspoor (ma che ha creato problemi un po' a tutti).
Ora il programma del numero due al mondo è abbastanza delineato anche perché non dovrebbe subire cambiamenti rispetto a quanto preventivato anche prima della trasferta in Cina: a meno che gli esami che farà nelle prossime ore non riveleranno sgradite sorprese, ma un po' tutti nello staff tecnico sono tranquilli perché il motivo del ritiro di domenica era dovuto esclusivamente ai crampi, la prossima tappa sarà in Arabia Saudita.
Il Six Kings Slam è appuntamento molto difficile da saltare, soprattutto perché si svolge in tre soli giorni e mette in palio ben 7,5 milioni di dollari. In seguito Jannik sarà all'ATP 500 di Vienna, in Austria dove cercherà soprattutto di ritrovarsi come condizione e per cercare di alzare un altro trofeo in vista del finale di stagione e al Masters 1000 di Parigi-Bercy prima delle ATP Finals a Torino che decideranno le sorti della classifica mondiale.