TENNIS

Tennis: Nadal è a metà del Grande Slam, un obiettivo non impossibile

A Wimbledon non ci saranno Medvedev e Zverev., agli Us Open (al momento) Djokovic non potrà partecipare. Resta però l'incognita del piede: "Ma se sta bene, vado avanti"

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E se Rafael Nadal stesse puntando al Grande Slam? Se la sua non fosse solo la classica incapacità di smettere che accomuna molti campioni dello sport, ma nascondesse un reale obiettivo? Il maiorchino è già a metà dell'impresa. Tra tre settimane ci sarà Wimbledon e a fine agosto gli Us Open. Rafa annunciato che a Londra ci sarà, piede permettendo: "Non è un torneo a cui voglio mancare. Penso che nessuno al mondo voglia perdere la possibilità di giocare a Wimbledon". 

Altro che ritiro. Le voci che circolavano su un possibile addio al tennis dopo la finale di Parigi sono state spazzate via. Nadal ha ancora voglia e forza per combattere. Dopo tutto, ha ampiamente dimostrato di essere ancora competitivo, e di esserlo anche, o forse soprattutto, quando i pronostici non sono a suo favore: il trionfo in rimonta nell'incredibile finale agli Australian Open contro Medvedev e il ventiduesimo Slam conquistato al Roland Garros dopo le imprese contro Auger-Aliassime e Djokovic. Proprio il tennista serbo aveva sfiorato l'anno scorso il Grande Slam, fermato solo da Medvedev a Flushing Meadows. Per indole e probabilmente anche per scaramanzia, il campione spagnolo non ammetterebbe mai un obiettivo del genere, ma questa pazza idea non è solo una fantasia dei tifosi. Rod Laver, l'ultimo uomo a conquistare il "poker" nel 1969, ha pensato lo stesso subito dopo il match contro Ruud e ha twittato: "Ora riposati un po', dopo questo straordinario traguardo, sei a metà dello Slam". Inoltre,a Wimbledon non dovrebbe vedersela con Medvedev (escluso dal torneo in quanto russo) e Zverev, infortunatosi proprio contro Nadal. Così come agli Us Open, se le cose rimanessero così, Djokovic non potrebbe partecipare perchè non vaccinato. 

Nadal è di un altro pianeta, ormai è assodato, ma anche lui deve fare i conti con la realtà. Perché se da un lato ha dimostrato di poter ancora battere chiunque, dall'avversario di sempre Nole Djokovic, a quelli più giovani, il vero nemico da battere giorno dopo giorno è il piede. Nelle due settimane in Francia ha confessato di aver preso molti antinfiammatori e di aver fatto due iniezioni prima di ogni partita, così da non sentire dolore. "Se il piede sta bene vado avanti, vittorie e sconfitte non cambiano la mia opinione, ma non posso continuare così", ha ammesso a Sky. Quindi fare previsioni sul futuro è azzardato, anche per uno che solo con i Roland Garros conquistati (14) eguaglia il numero totale di Slam vinti da una leggenda come Pete Sampras. Per il momento della verità basterà aspettare la fine di giugno e, se Nadal trionfasse, allora sì, il Grande Slam sarebbe più di una pazza idea. 

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