ROLAND GARROS

Roland Garros: Berrettini, Sinner, Cecchinato e Musetti al terzo turno. Eliminati Seppi, Giorgi e Paolini

Il numero 9 al mondo stende Coria 6-3, 6-3, 6-2. L’altoatesino vince il derby azzurro contro Mager, il palermitano sfiderà proprio il carrarese

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Matteo Berrettini accede al terzo turno del Roland Garros stendendo Federico Coria 6-3, 6-3, 6-2. Non ci sarà, però, il derby azzurro con Andreas Seppi, eliminato da Kwon Soon-woo. La sfida tutta italiana tra Jannik Sinner e Gianluca Mager va all'altoatesino, che vince in quattro set. Derby azzurro che si replicherà ai sedicesimi: Lorenzo Musetti sfiderà Marco Cecchinato. Eliminate, invece, Camila Giorgi e Jasmine Paolini

Successo convincente per Matteo Berrettini contro un avversario che ha fatto di tutto per mettergli i bastoni tra le ruote. Pareggiato così il suo migliore risultato al Roland Garros (l’approdo al terzo turno del torneo), che aveva già conseguito nel 2018 e nel 2020. È una vittoria netta quella ottenuta contro Federico Coria (numero 94 al mondo), liquidato in tre rapidi set 6-3, 6-3, 6-2. Primo e terzo parziali gestiti in maniera facile; nel secondo invece Coria dà il meglio, riuscendo ad andare oltre alle difficoltà al servizio e con il dritto grazie a una giornata eccezionale con il dropshot.

Partita che comincia in maniera perfetta per il romano, che non concede una singola palla break, mentre riesce a strappare il servizio all’avversario nel game di apertura. Il risultato rimane invariato fino al nono gioco, quando Berrettini ‘brekka’ di nuovo Coria e fissa il punteggio sul 6-3. Il secondo parziale è molto più complicato, con l’argentino che si difende e riesce a creare pericoli al talento azzurro. Il numero 9 al mondo è costretto ad annullare due palle break nel terzo gioco, dopo non averne sfruttata una nel game precedente. L’argentino gioca bene e non molla un colpo. Grazie a una grande pazienza e all’utilizzo della palla corta, Matteo riesce comunque a strappare il servizio nell’ottavo game e a chiudere così per 6-3. Il terzo set si apre con un break in favore di Matteo che sposta da subito l’inerzia del parziale. Coria alza ufficialmente bandiera bianca, cedendo il servizio anche nel quinto e nel settimo game (nonostante il primo break portato a casa nel turno di servizio di Berrettini). Berrettini va a servire e porta a casa il set per 6-2 senza ulteriori rischi.

Non ci sarà tuttavia per Berrettini un derby tutto italiano con Andreas Seppi. Quest’ultimo si ferma infatti al secondo turno degli Open di Parigi. Il 37enne di Caldaro si deve arrendere davanti al sudcoreano Kwon Soon-woo (ATP 91), che lo sconfigge 6-4, 7-5, 7-5 dopo due ore e 38 minuti di gioco. Tutta un’altra musica per Lorenzo Musetti. Il 19enne di Carrara, numero 76 del mondo e alla prima presenza in uno Slam, si conferma in grande forma battendo in tre set il giapponese Yoshihito Nishioka (numero 57 ATP) con il risultato finale di 7-5, 6-3, 6-2 in poco più di due ore. Musetti, che dal giapponese era stato sconfitto recentemente a Parma, vive un solo momento delicato: esattamente all’ottavo game del primo set, quando manda l’avversario a servire per il set avanti 5-3. Dopo essere stato a due punti dal perdere il set, l’azzurro si sveglia in questa circostanza e incomincia a fare girare il braccio. Per Nishioka non c’è stato più niente da fare.

E poi c’è Jannik Sinner. L’altoatesino si aggiunge alla lista di azzurri che volano ai sedicesimi di finale di questa edizione del Roland Garros. Anche se, per farlo, il nostro Paese è costretto a vedersi eliminare dal torneo Gianluca Mager, che ha cercato fino all’ultimo di restare incollato al suo connazionale senza però riuscirci: il risultato finale parla 6-1, 7-5, 3-6, 6-3. Sinner si assicura così il terzo turno del Roland Garros, rimpolpando la troupe azzurra a Parigi, e sfiderà Mikael Ymer, che ha battuto il padrone di casa Gael Monfils. Match faticoso per il classe 2001. Se il primo set scivola via in poco tempo, con la testa di serie numero 18 che chiude 6-1, il secondo è più combattuto, anche se l’esito non cambia: Sinner, infatti, deve annullare due set point per avere ancora la meglio. Nel terzo Mager riorganizza le idee, dimostrandosi molto più aggressivo, e riapre così i giochi grazie al primo break dell’incontro che gli consente di chiudere 6-3. Il più giovane dei due italiani in campo non accusa comunque il contraccolpo nel successivo set e riesce, grazie ad un doppio break, a produrre l’allungo necessario, approfittando anche della maggiore freschezza atletica rispetto a quella di Mager.

Dopo Sinner-Mager nel secondo turno, ci sarà un altro derby tutto azzurro, stavolta ai sedicesimi: Marco Cecchinato, infatti, si guadagna la sfida a Lorenzo Musetti grazie al successo in quattro set contro Alex De Minaur. Il palermitano batte 6-4, 6-1, 3-6, 6-1 l'australiano al termine di un match in cui il palermitano cede soltanto due volte il servizio: una di queste gli costa il terzo parziale, episodio fortunatamente non decisivo ai fini del passaggio del turno. Nel primo set, Cecchinato vola subito sul 2-0, ma si fa riprendere dal numero 22 al mondo. Tra il nono e il decimo game arriva il primo capolavoro del numero 83 Atp, che prima annulla tre palle break, poi sfrutta la prima a disposizione per chiudere sul 6-4. Sulle ali dell'entusiasmo, Cecchinato domina il secondo parziale, vinto addirittura 6-1 in appena 34 minuti e grazie a cinque game di fila conquistati dopo il momentaneo 1-1.

Nel terzo set, ecco l'unico vero passaggio a vuoto del palermitano, che pur annullando la prima palla break nel sesto game, cede alla seconda, con De Minaur che sale fino al 5-2 e difende il vantaggio, chiudendo sul 6-3. Con grande forza mentale e lucidità, però, Cecchinato ritorna ai livelli dei primi due set e domina nuovamente il quarto parziale, replicando il 6-1 del secondo: 33 minuti perfetti chiusi al quarto match point e nonostante la resistenza del numero 22 al mondo, che perde per la sesta volta in tutto il match il turno in battuta e alla fine è costretto a salutare il Roland Garros. Per Cecchinato, invece, si aprono le porte del terzo turno: affronterà Lorenzo Musetti, con la consapevolezza che l'Italia avrà almeno un rappresentante agli ottavi di finale sulla terra rossa francese.

TABELLONE FEMMINILE
Occasione persa per Camila Giorgi nella sconfitta 7-5, 1-6, 6-2 contro Varvara Gracheva. Primo set nel quale Giorgi strappa il servizio alla russa (4-2). Quando tutto sembra essere apparecchiato per una chiusura rapida del parziale, Giorgi non trova più la prima ed è costretta dunque a forzare. Gracheva cerca di allungare gli scambi il più possibile ma tanto basta per mettere a referto due break e vincere ben cinque game consecutivi che le consentono di portare a casa il primo set col punteggio di 7-5. A inizio di secondo set l’azzurra è brava a conquistare due break consecutivi e a salire 4-0. A differenza di quanto accaduto precedentemente, Giorgi non abbassa la pressione e trova il campo con continuità: la diretta conseguenza è il 6-1 con quale si chiude il secondo parziale. Lo snodo del match è il terzo game dell’ultimo set, quando Giorgi sale sul 15-40 ma non riesce a sfruttare le due occasioni per strappare il servizio alla russa, che si salva e sale 0-3. I tentativi di assalto dell’azzurra si scontrano contro il muro eretto da Gracheva che esce bene da ogni situazione di potenziale pericolo, ottenendo anche un buon apporto dal servizio. Il finale è di 6-2 in favore della russa.

Maria Sakkari si rivela troppo superiore per Jasmine Paolini: finisce 6-2, 6-3 a favore della numero 18 al mondo. Il primo set scivola via secondo pronostico con la giocatrice greca che domina la scena e chiude sul 6-2. La superiorità di Sakkari è palese anche nel secondo set. Subito un doppio break (3-0). Reagisce Paolini, che si porta sul 2-3 e prova a riaprire il match.  E poi ancora sul 3-4, denotando grinta e carattere. Rimane però ancora un break da recuperare, ma si rivela dura strappare il servizio all’avversaria, che si porta sul 5-3 e chiude poi sul servizio della tennista lucchese sul 6-3. Finisce così al secondo turno, come un anno fa, il Roland Garros di Paolini; anche se contro di lei aveva un’avversaria oggettivamente più forte.

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