Il tedesco dopo la sconfitta nei quarti a Roma lancia accuse all'organizzazione del torneo
Alexander Zverev è stato battuto da Lorenzo Musetti per 7-6 6-4 nei quarti di finale degli Internazionali d'Italia mancando l'obiettivo di difendere il titolo conquistato al Foro Italico nel 2024. Nel post-match il tennista tedesco si è mostrato furioso con l'organizzazione per le palline diverse rispetto a quelle utilizzate nei precedenti tornei, lamentando una situazione che continua da anni.
Zverev non ha preso bene la sconfitta con Musetti nella Capitale e dopo la partita si è sfogato: "Erano un disastro oggi. Veramente troppo grandi. È da tre o quattro anni che il problema persiste. Giochiamo con certe palline a Montecarlo, Madrid, Monaco di Baviera, poi arriviamo a Roma e cambia tutto. Qui sono enormi, difficili da spingere, difficili da mandare fuori racchetta, per chi come me cerca punti e scambi rapidi col servizio e con colpi aggressivi non è semplice".
Il numero 2 del mondo ha parlato della sfida contro il tennista azzurro che sta vivendo un momento d'oro ammettendo le chance non sfruttate: "Ho avuto quattro set point nel primo set, tutti sul mio servizio. Di solito in queste situazioni lo porto a casa. Ma oggi è stato difficile. Non riuscivo a fare vincenti, la palla non usciva mai dal campo".
Infine, Zverev ha evidenziato le situazioni favorevoli al suo avversario: "Ha fatto il suo, come sempre sulla terra: si difende bene, aspetta l’errore. Il suo stile non cambia molto, è sempre lo stesso, ma oggi è stato favorito dalle condizioni".
LA REPLICA DI DUNLOP: "BASITI"
"Le palle Dunlop che vengono prodotte per questi tornei sono palle identiche per tutti i tornei su terra, Marrakech, Montecarlo, Madrid, Roma. E' la stessa identica palla. La lamentela di Zverev è priva di ogni fondamento". Così Jason D'Alessandro, marketing manager & sales coordinator di Dunlop Italia, contattato da LaPresse, replica ad Alexander Zverev. "Anche per il ragionamento che c'è dietro resto basito. Per noi come azienda quale sarebbe il vantaggio di produrre una palla diversa per Roma? Avremmo più costi di produzione, di trasporto e più difficoltà gestionale. Abbiamo una produzione che è la stessa, una distribuzione che porta le palle in un'unica sede e che poi vengono smistate nei vari tornei", ha aggiunto il dirigente dell'azienda fornitrice ufficiale delle palle dei tornei Atp. Le palle, e dunque alle sue dimensioni, devono essere approvate e soprattutto sottoposte a diversi test.
"Assolutamente, le nostre palle sono special select che subiscono vari processi di approvazione per evitare, problemi ai tornei come la palla sgonfia o la palla che va più lenta perché difettata. Subiscono talmente tanti controlli che la palla nei tornei è sempre perfetta. Qui addirittura parliamo di palla più grande, neanche di palla sgonfia", ha proseguito D'Alessandro. "Zverev dice che le palle vanno piano? A me è sembrato che Alcaraz spaccasse le palle, Musetti non tirava certo piano. Non ha senso. E la cosa che mi stupisce un po' è il fatto di chiedersi perché la palla è più lenta a Roma rispetto a Madrid. La risposta è elementare, Madrid è a 700 metri di altitudine e storicamente viene considerato un campo un po' anomalo, più veloce proprio per questo. Sono tante le variabili che possono far diventare uno scambio più lento o più veloce, ma certo non è la differenza della palla. L'unica lamentala che abbiamo ricevuto è stata quella di Zverev sulla dimensione delle palline ma è priva di fondamento. Ripeto, le palle sono identiche ", ha concluso.