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Tour, Proudhomme: "impensabile che non partisse mai dall'Italia"

21 Mar 2024 - 22:26

"Era impensabile che il Tour de France non fosse mai partito dall'Italia". Ad affermarlo il direttore generale della piu' celebre corsa a tappe, Christian Prudhomme intervenendo alla conferenza stampa di presentazione in Palazzo Vecchio e ricordando come l'idea gli sia venuta la prima volta "dopo la vittoria di Vincenzo Nibali" nel 2014, sulla scia di quanto gia' fatto con la Gran Bretagna in seguito all'affermazione di Bradley Wiggins. Ma non solo per un aspetto "sportivo". "Piu' che in altri sport il ciclismo conta la scenografia, la visione d'eccellenza e' quella dall'alto presa dall'elicottero. È importante la performance dei corridori ma lo sono altrettanto i paesaggi - ha aggiunto -. Ero venuto a Firenze come turista ancora prima di immaginare da qui la partenza del Tour ed e' un museo a cielo aperto. Attraverseremo l'Emilia Romagna, l'Adriatico per poi andare verso il Piemonte, tutti paesaggi mozzafiato. Del resto il Tour si nutre di bellezza e l'Italia, come la Francia, e' un Paese magnifico". Per quanto riguarda il momento difficile del ciclismo italiano, ha aggiunto, "avete avuto grandi campioni e fa male che non ci sia una equipe italiana di prima fascia. Non ho la bacchetta magica per risolvere i problemi, ma se questa puo' essere un'occasione per rilanciare il vostro ciclismo, saro' contento. Dobbiamo espanderci in altri Paesi, pero' importante che quelli di lunga tradizione come Italia, Paesi Bassi e Belgio abbiano grandi campioni in casa propria". "Il mio sogno - ha quindi concluso - e' comunque un rilancio del ciclismo tra le nuove generazioni. Il Tour puo' rappresentare una locomotiva non solo per creare dei campioni ma anche per lanciare la bici come mezzo di trasporto quotidiano. La bici non e' mai stata cosi' alla moda negli ultimi 100 anni, eppure molti bambini non sanno ancora andarci".

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