Andrea Lanfri, l'alpinista di origini lucchesi ed ex atleta paralimpico ha raggiunto la vetta del Monte Elbrus (5642 m), nel Caucaso, firmando così la sesta cima del suo ambizioso progetto "Seven Summits", le sette vette più alte di ciascun continente. La salita, iniziata nei giorni scorsi, si è svolta dal versante sud in condizioni favorevoli e senza difficoltà significative, "È stata una salita facile a livello pratico - sottolinea lo stesso Lanfri in una nota -, gli allenamenti di corsa e le gare che sto facendo mi fanno viaggiare sui 500 metri orari di dislivello anche a 5000 metri senza grandi problemi. La praticità dei rifugi ha indubbiamente aiutato. Le sensazioni sono state ottime fin dal primo giorno". "Non è una salita difficile - osserva -, se dovessi paragonarlo direi che è simile al 'Breithorn' ma senza crepacci e molto più grosso, da lontano non mi metteva paura, pensavo che sarebbe stato divertente correrci". Per Andrea, che 10 anni fa è sopravvissuto a una meningite con sepsi meningococcica che gli ha portato via entrambe le gambe e sette dita delle mani, lasciando il suo corpo pieno di cicatrici, ora, all'appello, manca soltanto il Monte Vinson in Antartide.