"Non vedevamo l'ora di arrivare qui a Exeter e di iniziare la nostra avventura alla Coppa del Mondo. Siamo felici, piene di energia e ci stiamo preparando al meglio per il nostro esordio con la Francia. A proposito delle francesi, è bello ritrovarle ancora qui. Grazie agli organizzatori di un Mondiale che si preannuncia davvero entusiasmante. Grazie a chi ci segue dal vivo, a chi ci sostiene da casa e a chi ci è accanto ogni giorno. Ora vogliamo tantissimo scendere in campo con l'obiettivo di regalare ai nostri tifosi un motivo per essere felici"".
Lo dice la capitana dell'Italrugby femminile, Elisa Giordano, parlando del torneo iridato che per le azzurre comincia subito in salita, ovvero con il match di sabato al 'Sandy Park' contro la Francia (diretta tv su Rai Sport), nazionale n. 4 del mondo e sette volte medaglia di bronzo nelle nove edizioni della Coppa del Mondo 'rosa' svoltesi finora. Ma anche l'Italia a modo suo ha fatto la storia, visto che tre anni fa, nella precedente edizione dei Mondiali, è arrivata ai quarti di finale, impresa mai riuscita all'Italia maschile, cammino che sembra possibile anche adesso, come testimonia il settimo posto delle azzurre nel ranking internazionale. "Sicuramente qui a Exeter c'è stata una bellissima accoglienza - dice Francesca Sgorbini, flanker azzurra -, e tutta la città è pronta a ospitare questo Mondiale. Abbiamo tanta voglia di giocare, non vediamo l'ora di cominciare questo torneo e aspettiamo con ansia il match di sabato. Contro la Francia vogliamo concentrarci prima di tutto su noi stesse, sui nostri punti di forza, solo poi studieremo l'avversaria. Sarà una partita dura, lo sappiamo, però penso che ci potremmo toglierci tante soddisfazioni. Sicuramente sarà un match molto simile a quello dello scorso Sei Nazioni, e penso altrettanto combattuta. Intanto fa sempre piacere avere così tante persone agli allenamenti: spero che ci siano anche tante persone alla partita".
Dopo la Francia, nel gruppo D, l'Italia affronterà domenica 31 a York il Sudafrica, che a differenza di quanto accade con gli uomini nel rugby femminile non è ancora una potenza mondiale (12/o nella classifica mondiale). Domenica 7 settembre ultima partita della fase a gironi a Northampton contro il Brasile, selezione al suo primo mondiale le cui giocatrici sono soprannominate Yaras in onore di una divinità guerriera della mitologia tupi-guarani, e signora delle acque, di cui le ragazze della Seleçao portano l'immagine sulla maglia, sperando che questo spirito battagliero serva per dare dispiaceri alle avversarie.