"Tamberi? Se avesse chiesto 2,40 mi sarei precipitato in pedana a fermarlo". Queste le parole del dt dell'Italia dell'atletica, Antonio La Torre, parlando della prestazione dell'altista che ha infiammato l'Olimpico. "Ieri abbiamo visto un Gimbo rock, con il bisogno di sentirsi con le spalle al muro e di assorbire l'energia dal pubblico: il 2,37 è un chiaro messaggio verso la Torre Eiffel. Gianmarco è un atleta in grado di estrarre dal suo sistema nervoso qualcosa che non ci siamo ancora riusciti a spiegare". Il direttore tecnico ha parlato poi anche di altri protagonisti degli Europei: "Leonardo Fabbri in questo 2024 ha fatto qualcosa di storico: ha preso a 'pallate' il muro di Berlino dando l'impressione che un momento storico con tanti chiaroscuri possa essere finalmente chiuso. Luca Sito sui 400 ha corso per vincere e per me ha fatto benissimo. Filippo Tortu? Il confronto con Salvino, coach e papà è sempre stato improntato sulla schiettezza: la semifinale corsa in 20.14 mi è tornata a dare la sensazione di potenzialità sub-20 secondi. Mattia Furlani ha 19 anni ma sembra un veterano. Alessandro Sibilio è un altro leader di questa Nazionale - ha aggiunto - Anna Bongiorni ha mostrato grandissima intelligenza nel gestire il secondo cambio con l'infortunio di Dalia Kaddari. In generale chi approda in Nazionale cresce con una nuova mentalità: Arianna De Masi è il simbolo di chi entra dalla porta principale senza timori reverenziali".