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Marco Odermatt domina il gigante di Adelboden, mentre l’Italia ritrova Luca De Aliprandini

Il ventiseienne elvetico ha completato la prova in 1’54”06 andando oltre la nebbia e precedendo il norvegese Aleksander Aamodt Kilde e il croato Filip Zubcic

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Marco Odermatt domina il gigante di Adelboden, mentre l’Italia ritrova Luca De Aliprandini - foto 1
© Getty Images

Cambiano le condizioni, ma il risultato è sempre il medesimo: fra le porte larghe domina sempre Marco Odermatt. Il 26enne svizzero vince lo slalom gigante di Adelboden scatenando la felicità dei connazionali che si sono riversati sulle tribune per festeggiare l’ennesimo successo del talento rossocrociato. Odermatt fa un’impresa d’altri tempi lanciandosi all’arrivo in mezzo al pubblico presente al parterre, ma soprattutto battendo l’avversario per la generale Aleksander Aamodt Kilde e il croato Filip Zubcic, lontani 1”26 e 1”77. Rinascita invece per l’Italia che ritrova Luca De Aliprandini e Alex Vinatzer, rispettivamente ottavo e undicesimo.  

Nella prima manche a farla da padrona è la nebbia che costringe gli organizzatori a partire dallo start di riserva accorciando così della Chuenisbärgli livellando così anche i distacchi, eccetto per Odermatt che mette in chiaro subito la situazione. Se è vero che l’elvetico riesce a trovare ancora una visibilità “accettabile” nella parte bassa, è impossibile non notare la sua capacità di impostare lo sci nonostante le condizioni climatiche tutt’altro che favorevoli. Al secondo posto, lontano 1”04 dalla vetta, appare l’austriaco Stefan Brennsteiner che sostituisce nel migliore dei modi l’infortunato Marco Schwarz, ma perde terreno nella parte finale dove Odermatt non è irresistibile.

La grande sorpresa arriva dal norvegese Aleksander Aamodt Kilde che, nonostante sia immerso in un mare di nebbia, si esalta sul tracciato disegnato dall’americano Michael Bansmer e conclude la prima discesa a 1”15 da Odermatt lanciando un importante segnale in chiave Coppa del Mondo. A salvare l’Italia ci pensa Luca De Aliprandini che riscatta un periodo negativo riuscendo a correggere un grave errore nel finale e tagliando il traguardo di Adelboden con 1”37, vicino ai diretti avversari. Prova in crescita anche di Alex Vinatzer che termina in quindicesima posizione a 1”73, mentre Alex Zingerle e Giovanni Borsotti si qualificano con il ventiseiesimo e il ventinovesimo tempo parziale.

Come già visto spesso nel corso di questa stagione, il 27enne elvetico gestisce il proprio vantaggio anche nella seconda manche riuscendo in parte a coprire alcune sbavature causate dall’erosione del terreno, ma addirittura incrementando sugli avversari confermandolo sul trono del gigante. Primo podio in carriera invece fra le porte larghe per Aleksander Aamodt Kilde che non esita nonostante l’umidità presente sul terreno e sistema immediatamente gli errorini emersi sul muro finale. Un atteggiamento che lo ha piazzato a 1”26 da Odermatt con cui proverà a giocarsi la Coppa del Mondo generale complice la solidità del norvegese nelle gare di velocità e che gli ha consentito di precedere il croato Filip Zubcic, sempre presente fra le porte larghe.

Alcune indecisioni sulle “stradine” che contraddistinguono Adelboden hanno impedito a Luca De Aliprandini di mantenere il risultato della prima manche e si è quindi dovuto accontentare del ottavo posto conclusivo. All’esperto trentino non è bastato accelerare nell’ultima parte grazie a linee particolarmente tirate fermandosi a 2”12 da Odermatt, le stesse linee che sul cambio di direzione sono costate carissimo a Manuel Feller che ha visto sparire il proprio podio così come il connazionale Stefan Brennsteiner. Prestazione di grande spessore anche per Alex Vinatzer che, complice la propria struttura fisica, ha modo di sistemare alcune imprecisioni e fermarsi in undicesima posizione a 2”31 dal primo posto, mentre Giovanni Borsotti e Hannes Zingerle sono giunti rispettivamente al ventiduesimo e il ventinovesimo posto.

La Coppa del Mondo di sci rimarrà ad Adelboden per uno slalom speciale in programma nella mattinata di domenica 7 gennaio.

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