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INTERVISTA ESCLUSIVA

Goggia punta a Milano-Cortina 2026 e va oltre: "Turbata dall'infortunio di Brignone. Diventare portabandiera? Una spinta in più"

La 32enne di Astino si è raccontata alla vigilia della stagione che accompagnerà ai Giochi Invernali: "Voglio proseguire almeno fino ai Mondiali 2027"

di Marco Cangelli
25 Giu 2025 - 15:40

Sofia Goggia è una delle sciatrici più note del panorama mondiale. In grado di vincere un oro e un argento olimpico in discesa libera oltre a quattro Coppe del Mondo di specialità, la 32enne di Astino ha segnato la storia dello sport italiano con una serie di imprese che l'hanno resa una delle atlete più amate dal pubblico tricolore e non solo. Una passione che le ha permesso di superare una serie infinita di infortuni, ma soprattutto di riavvicinare il grande pubblico allo sci alpino, come ai tempi di Alberto Tomba. Dopo essersi messa alle spalle una stagione più che positiva, segnata dall'ennesimo recupero di una carriera infinita, la finanziera bergamasca si prepara le proprie chance alle Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026 su una pista che Goggia ha mostrato più volte di amare.

Che voto darebbe alla scorsa stagione?

Direi otto perché non avevamo idea di cosa poterci aspettare visti i tempi strettissimi con cui l'abbiamo preparata e quindi i risultati sono stati più che soddisfacenti. Forse sarà perché ho fatto otto podi ed è stata la mia migliore stagione in Super G di sempre, anche sono mancate magari degli acuti, delle vittorie. Ci sono però sempre andata vicina anche per pochissimi centesimi, quindi il livello di sci espresso in tre discipline è stato ottimo, sebbene non abbia ancora concretizzato come mi piacerebbe fare in gigante.

Abbiamo visto una Sofia forse meno incisiva, ma più pulita nella sciata, con meno errori. Preferisce questa versione o quella precedente con più vittorie?

Il percorso tecnico che ho intrapreso mi voleva portare a quest'obiettivo, quindi una sciata più fluida, armonica, meno tracotante e con meno errori. Stiamo però lavorando per poter continuare a sciare così, ma per essere al tempo stesso più sicura in spinta. 

Con Luca Agazzi cosa state escogitando per il gigante?

Stiamo sempre lavorando per trovare un gesto armonico e avere i giusti timing in tutte le fasi della curva.

Come sta preparando la nuova stagione in vista delle Olimpiadi?

Innanzitutto abbiamo fatto sedici bellissimi giorni di sci tra la primavera e l'inizio dell'estate. Questo è un dato molto importante perché, avendo avuto gli infortuni che mi hanno tormentata nei mesi scorsi, era come se non avessi mai sciato, non avessi mai potuto sfruttare queste possibilità. Siamo quindi molto soddisfatti del lavoro svolto, in più chiaramente siamo in fase atletica di carico, come tutte le estati, però è bello poter lavorare stando bene fisicamente.

Ci sarà qualche cambio di materiale in vista della prossima stagione?

No, io scio da una vita con Atomic. Certamente ogni stagione presentano nuovi modelli, nuovi prototipi e per questo stiamo già lavorando per capire quelli che funzionano meglio.

Dopo il grave infortunio, ha sentito Federica Brignone?

L'ho sentita e sono andata anche a trovarla. Chiaramente quello che le è successo è un infortunio grave, ma ho sempre sostenuto che abbia tutte le possibilità per recuperare al meglio. 

L'ha colpita vedere Federica in queste condizioni?

Quando lei si è fatta male, sono rimasta profondamente turbata, vedendo anche il video di come si è procurata quell'infortunio. Sapere che lei non si è mai fatta nulla durante la stagione e ai Campionati Italiani si è "sfasciata" così, mi ha molto turbata emotivamente. 

Cortina è un po' casa sua. Come vede la gara olimpica?

Intanto per partecipare alle Olimpiadi bisogna qualificarsi, poi una volta raggiunto questo traguardo ci penseremo. Per ora non mi faccio pensieri o aspettative.

Non avendolo potuto fare a Pechino 2022, le piacerebbe essere la portabandiera?

È un motivo di immenso orgoglio poterlo fare nel proprio paese, oltre a essere una spinta in più. Penso che sia un ruolo a cui tantissimi atleti meritevoli di questo titolo possano ambire. Dipenderà dalla Giunta Coni su cui di certo io non faccio alcun tipo di pressione. 

Qual è il rapporto con i suoi tifosi?

Sono la mia energia, il mio supporto più grande e parte integrante fondamentale di tutto l'entourage.

Le piacerebbe proseguire dopo Milano-Cortina 2026?

Sì, come avevo già anticipato, ho intenzione di prendere parte ai Mondiali di Crans Montana 2027.

Cosa le piacerebbe fare dopo il ritiro?

Ci penseremo al momento debito. 

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