TRAILRUNNING

Peter Kienzl e Marina Plavan, buona la prima nel viaggio avventura di UTLAC 250K  

L’ultratrailer altoatesino e la campionessa piemontese vincono il “numero zero” del giro del Lago di Como

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© UTLAC

Volutamente pochi (una ventina), indiscutibilmente buoni, anzi ottimi: sono i protagonisti della prima edizione di UTLAC 250K Lake Como Endurance Trail, evento che nell settimana centrale di maggio ha messo in scena due dei tre appuntamenti del proprio programma 2022. A vincere la prova ultra (258 chilometri contornando l’intero Lago di Como) sono stati due specialisti dell’ultradistanza: l’indistruttibile Peter Kienzl e l’intramontabile Marina Plavan. Nella più abbordabile, altrettanto scenografica e molto più “racing” UTLAC 30 da Bellagio a Lecco, a piombare per primi sul traguardo di Piazza Garibaldi sono stati invece Fabio Congiu ed Elisa Pallini. E dopo le gare, via alla festa... ritrovata!

Scattata alle venti di mercoledì 11 maggio, UTLAC 250K Lake Como Endurance Trail ha impegnato i ventidue atleti al via in modalità autonavigazione GPS (il percorso non era segnato sul terreno) fino alle nove del mattino di domenica 15 maggio. O meglio, a quest’ora ha tagliato il traguardo il dodicesimo ed ultimo finisher ma è proprio con Alberto Casati (ASD I Bocia di Verano Brianza) che ci piace iniziare il nostro resoconto. Perché di vera impresa si tratta, grande almeno quanto quella compiuta da Peter Kienzl, che sulla linea del traguardo si era presentato un giorno e mezzo prima, nella prima serata di venerdì 13 maggio. Il migliore della ristretta selezione di ultramaratoneti dei sentieri ai quali gli organizzatori del "team" di Larius avevano affidato il compito di sottoporre la prova ad un vero e proprio collaudo... in gara, con vista sul futuro della neonata prova, da aprire ad un maggior numero di specialisti.

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Il portacolori del team HOKA ONE ONE/Dynafit ha impiegato poco più di un quadruplo giro di orologio per chiudere la propria performance. Due giorni (e soprattutto due notti, praticamente sempre in movimento!) più - appunto - un’ora, 34 minuti e dieci secondi: tanto è durata la cavalcata solitaria del vincitore lungo i 258 chilometri e gli oltre quattordicimila metri di dislivello positivo della prova che - iniziata come detto da Lecco - ha risalito la sponda orientale del Lario fino alla confluenza dell’Adda nello stesso (alle porte della Valtellina), per poi piegare senza incertezze verso ovest ed iniziare la discesa (si fa per dire...) verso Como sulla sponda occidentale, salendo però prima fino ai 2017 metri di quota del Monte Bregagno, GPM della gara.

Raggiunto il capoluogo lariano, gli ultrarunners non hanno potuto ancora abbassare la guardia, o per meglio dire rallentare il passo. Nonostante Lecco non fosse più così distante in linea d'aria, da affrontare restavano (e non era poco cosa) gli implacabili saliscendi delle montagne del Triangolo Lariano, ultimo e - per alcuni di loro - pure... temporalesco ostacolo sulla via del ritorno alla base. Dove Kienzl è arrivato come detto prima di tutti ed in particolare con un vantaggio di due ore, 38 minuti e 14 secondi sull'altoatesino Alexander Rabensteiner (Team Skinfit HOKA) che, dopo averlo accompagnato nelle fasi iniziali della prova, ha dovuto... togliere una marcia e seguire a distanza il leader, chiudendo in tempo utile per evitare (solo lui ed il vincitore) la terza notte di gara, che il resto del lotto ha invece dovuto affrontare (un paio di loro tra l'altro anche la quarta). 

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Terzo gradino del podio per Roberto Maida (Missulteam Como ASD). Al quarto posto Luca Guerini (Bione Trailers Team), al quinto lo spagnolo Fernando Gonzales Rodriguez (Avientu), che ha a sua volta preceduto Marina Plavan (TRM), come anticipato vincitrice della prova femminile e giunta al traguardo (scortata dal pacer personale del quale gli atleti potevano avvalersi a partire dell’ultima base-vita) con il finish time di due giorni, 19 ore, tre minuti e 53 secondi, vale a dire poco dopo lo scoccare delle quindici di sabato pomeriggio.

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Seconda piazza della classifica femminile per Teresa Mustica (CAB Sport), decima assoluta alle spalle di Andrea Maggi (ultimo a raggiungere la linea d'arrivo in tempo utile ad evitare la quarta notte di gara!), il, trentino Vittorio Benvenuti e Alessandro Brioschi (Canto di Corsa), in quest’ordine dalla settima alla nona casella della classifica. A completare il podio femminile (e l'intera classifica di genere!) Elena Simona Balzarini, undicesima davanti al già citato Alberto Casati che ha messo con grande onore il punto finale alla breve lista dei “Dirty Dozen”: la “sporca dozzina” (nel senso buono, anzi - ancora una volta - ottimo del termine) dei finishers di UTLAC 250K.

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Missione compiuta insomma per il manipolo di coraggiosi ed inarrestabili specialisti dell’ultradistanza ai quali gli organizzatori di Larius avevano limitato la starting list, scegliendo di convertire la prima edizione della prova in un vero e proprio “numero zero”: un test run in forma competitiva, utile per collaudare (con test runners adeguati!) i meccanismi, le procedure e la logistica di una prova che ha tutti i numeri per riscuotere successo negli anni a venire.

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Ai trailrunners “tarati” su distanze più accessibili e proprio per questo da affrontare a ritmi più elevati, la triade di Larius (formata da Andrea Gaddi, Marta Poretti e Nicola Pontiggia) ha proposto invece la “piccola perla” del sistema UTLAC: la 30K Lake Como Trail con partenza a Bellagio (sulla “prua” del Triangolo Lariano, dove confluiscono il ramo lecchese e quello comasco del Lario) ed arrivo a Lecco in Piazza Garibaldi dove concorrenti, familiari, accompagnatori e semplici curiosi hanno potuto assaporare e gustare (nel verso senso della parola) gli ingredienti e le proposte multiformi di un happening all’insegna della festa, dell’enogastronomia e dello sport outdoor.

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Tra gli uomini, UTLAC 30K ha visto il successo di Fabio Congiu, che ha chiuso la sua prova vincente in tre ore, otto minuti e tre secondi. Arrivo… quasi in volata, visto che il valtellinese Valentino Speziali si è aggiudicato il secondo gradino del podio con 54 soli secondi di ritardo dal vincitore. Terzo gradino del podio per Luca Carrara (Skyrunning Adventure), al traguardo con due minuti e 51 secondi da Congiu. Nella prova femminile, vittoria di Elisa Pallini con il finish time di tre ore, 41 e 44 secondi. La portacolori del team Pegarun si classifica diciannovesima della classifica assoluta. Con lei sul podio la compagna di squadra Cecilia Pedroni (30esima assoluta,seconda donna con un ritardo vicino al quarto d’ora: tredici minuti e trentasei secondi) ed Elena Peracca di Atletica Alto Lario, terza a sedici minuti e otto secondi nonché 32esima della classifica generale.

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Esaurito il suo primo round, l’evento lecchese punta ora direttamente sul gran finale, in programma sabato 11 giugno in occasione di UTLAC 40K Gran Trail delle Grigne, la spettacolare ed impegnativa skyrace che - per la sua terza edizione - conferma tutti i suoi passaggi spettacolari nel gruppo delle Grigne appunto (che eepara il ramo lecchese del Lario dalla Valsassina) ed introduce la novità dell’arrivo sul lungolago di Mandello del Lario, dopo quaranta chilometri di gara ed un dislivello positivo che sfiora i 3500 metri.

Per i più polivalenti e nel caso specifico per chi ha già completato la 30K, anche la possibilità di lanciarsi in questa nuova avventura e di entrare nella classifica di UTLAC 30+40 Challenge, riservata appunto ai finishers di entrambe le prove: una supercombinata di grande prestigio e soprattutto di grande soddisfazione.

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